Era scontata la presenza di Madame Web tra i peggiori lavori dell’anno. La vicenda si svolge nella città di New York ed ha come protagonista Cassandra Web (Dakota Johnson), giovane paramedico di New York. Dopo essere quasi morta in servizio, Cassandra inizia ad avere strane visioni sul futuro che sta per accadere.
Tale potere permetterà a Cassandra di affrontare i dolori del proprio passato e di proteggere tre adolescenti, interpretate da Sydney Sweeney (Julia Carpenter), Isabela Merced (Anya Corazon) e Celeste O’Connor (Mattie Franklin), da Ezekiel Sims (Tahar Rahim).
Nel sottolineare le carenze del film, si deve partire da una sceneggiatura insipida e sciatta, scritta da quattro persone, tra cui la stessa regista S.J.Clarkson, che tenta di rendere Madame Web un thriller ricco di suspense, sullo stile adottato da Sam Raimi in Dottor Strange nel Multiverso della Follia.
Tale intenzione fa più male che bene ad un film dove non solo regna la totale assenza di inquietudine e brividi ma anche la totale incapacità di sfruttare il potere psichico della protagonista. Le premonizioni sono bizzarre, come i flash di Final Destination, ma i continui rifacimenti stile Ricomincio da Capo di Cassie rendono le situazioni notevolmente prevedibili, annullando la suspense.
Mettono stupore, ed anche rabbia, i pessimi effetti speciali, quasi televisivi, e delle sequenze d’azione non coinvolgenti piatte come una tavola da surf. Inutile girarci intorno. Madame Web è un disastro sotto ogni punto di vista e perfetta cartina tornasole del fallimento del SSU.