I 10 peggiori film del 2024, da Madame Web a Il Corvo [LISTA]

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6. Back to Black

Amy Winehouse ormai è abituata a rivoltarsi nella tomba. E le chiediamo scusa per quello che le hanno fatto (e le stanno facendo) passare. La sua travagliata vita viene qui messa in mostra con una narrazione che rasenta il ridicolo, oltre che il falso. La cantate, così come quegli squallidi personaggi presenti nella sua vita, vengono infatti ritratti nella maniera più lontana possibile dalla realtà.

Da un lato, una ragazza fragile che sceglie deliberatamente di far male alle persone che la circondano che volevano solo il suo bene. Dall’altro, sventurati genitori e fidanzati che magari qualche sbaglio lo compiono, ma Amy, ragazzi miei, è davvero ingestibile. E per sbaglio, intendiamo quello di dare troppa libertà ad una ragazza che appare predestinata alla morte come tanti altri grandissimi del suo passato.

Non fosse che, come ci spiega al dettagli il documentario Amy, le cose non sono andate come racconta questo film fazioso la cui unica funzionalità è quella di provare ad assolvere due personaggi minuscoli anche nella vita. Un film talmente irritante che alla lunga lascia anche il retropensiero complottista secondo cui a quell’unico duo abbia anche giovato la morte di Amy Winehouse, così da incassare royalties senza mai dover restituire qualcosa a lei.

Unica nota positiva: l’interpretazione di Marisa Abela, che restituisce ad Amy Winehouse quel minimo di dignità che Back To Black le toglie.

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A cura di Lorenzo Pietroletti