I 10 peggiori film del 2024, da Madame Web a Il Corvo [LISTA]

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9. Argylle

Ah, Argylle. Un cast (perlopiù) eccezionale, un regista competente, un budget di tutto rispetto. Un fallimento clamoroso. Il film rimane ad oggi un caso di studio di tutto quello che è meglio non fare se si vuole che il proprio film abbia successo. Nell’ordine abbiamo una campagna marketing che sfocia nella falsa pubblicità, mettendo in primo piano un Henry Cavill a malapena presente nel film e Dua Lipa presente quel tanto che basta per giustificare il suo nome nei titoli di testa, nonostante una presenza preponderante nei trailer e nei poster (un trend sempre più diffuso ed irritante quando non apertamente disonesto).

Questo non è stato gradito da spettatori e critici, ed immediatamente si è scatenato un passaparola negativo che ha tenuto i potenziali consumatori lontani dalla sale; un regista talmente prigioniero del suo stile da farlo diventare un ostacolo ad una storia già debole di suo. Matthew Vaughn ha uno stile marcato che può classificarsi come cartoonesco, di iper realtà che, quando ben dosato ed accompagnato da quella che definì “ancora emotiva realistica”, funziona. Ma in questo caso lo stile finisce per diventare sterile, addirittura parodistico.

Non soltanto la storia è debole, ma ai personaggi (quelli presenti nel film) non è nemmeno concesso di prendersi sul serio, annientando sul nascere qualsiasi pretesa di coinvolgere lo spettatore nella storia: se i personaggi che vivono le vicende non sono in grado di prendersi un momento per dare gravitas alle loro vicende, certo non si può pretendere che lo spettatore ci riesca.

Il risultato finale è un prodotto che potremmo generosamente definire imbarazzante, ma che forse sarebbe più corretto definire patetico. E l’idea di Matthew Vaughn di fare di Argylle un franchise prima ancora di valutare il riscontro del pubblico al primo film della potenziale saga è solo l’ennesimo sintomo di un generale malessere creativo. A tratti Argylle sembra quasi una parodia scritta e diretta da qualcuno che di Matthew Vaughn ha solo visto qualche clip su youtube e nient’altro. Un film da non vedere neanche in streaming.

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A cura di Francesco Mirabella