Squid Game 2: come mai i coreani hanno così tanta familiarità con le armi?

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Avrete notato come in Squid Game, nella seconda stagione, molti dei protagonisti sembrino particolarmente pronti quando si tratta di usare le armi, anche quelle militari. Ebbene, c’è una spiegazione per questo

Nella seconda stagione di Squid Game, le armi da fuoco vengono usate molto di più della prima. Anche se non siete arrivati alla fine, avrete notato come gli armamenti sono particolarmente presenti in questi nuovi episodi, e come diversi dei personaggi abbiamo trascorsi con varie sezioni dell’esercito.

Come mai? Presto detto: in Corea del Sud il servizio militare è obbligatorio per tutti (i maschi) e non deve durate un periodo inferiore ai due anni. Tutti gli uomini tra i 18 e i 35 anni – per le donne la partecipazione è opzionale e volontaria – vi si devono sottoporre; ed è lì, ovviamente, che ogni coreano impara a usare le armi da fuoco. Pensate: lo hanno fatto persino i membri dei BTS!

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Qual è il motivo di questo servizio militare obbligatorio? Semplice: tecnicamente la Corea del Sud è ancora in guerra con la Corea del Nord, fin dalla fine della Guerra di Corea nel 1953. Anche se le ostilità sono cessate, infatti, un accordo di pace tra i due paesi non è mai stato firmato. E, viste le continue tensioni internazionali – e interne – i coreani non escludono di poter tornare a combattere, anche dopo settant’anni.

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Ecco spiegato, quindi, come Gi-hun e molti altri personaggi di Squid Game 2 possano avere tanta familiarità con fucili e pistole. Chiaramente c’è chi ha più esperienza, come la player 120 – ex-soldato delle forze speciali – e chi come 388 ne ha di meno, reagendo quindi in maniera diversa (come abbiamo visto nell’ultimo episodio) alle situazioni critiche.

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