Squid Game 2: i cinque giochi del Pentathlon, spiegati

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In cosa consistono i cinque mini-giochi che devono affrontare i player nella seconda sfida di Squid Game 2? Se non ne avete capito bene le regole tranquilli, ci siamo qui noi

Se avete già visto i primi episodi di Squid Game 2, sarete arrivati al secondo gioco: non è un gioco unico, ma è diviso in cinque mini-giochi. Per ciascuna di queste deve essere designato un concorrente della squadra da cinque composta per l’occasione, e significa che ognuno deve scegliere il mini-gioco in cui è più abile. Tutti, come sempre, vengono dalla tradizione coreana:

  • Gioco 1 – Ddakji: vi sarà già familiare, perché è proprio quello utilizzato dal misterioso individuo nelle stazioni della metro per reclutare i concorrenti. Due buste rigide, una rossa e una blu, una in mano e una a terra. Lanciando una bisogna far girare l’altra su sé stessa. Semplice semplice; ma molto difficile.
  • Gioco 2 – Pietra volante: apparentemente facile, ma richiede una grande precisione. Bisogna colpire una pietra verticale lanciandone un’altra da una distanza di tre metri. Ovviamente, nel caso specifico, la difficoltà sta nel fatto che ogni tiro mancato comporta ai cinque player legati di recuperare la pietra lanciata con movimenti goffi e lenti, perdendo tempo prezioso.
  • Gioco 3 – Gong-gi: questo gioco, chiamato anche “aliossi coreani”, è certamente quello che ci risulterà meno familiare e ha origini antichissime. Si tratta di lanciare cinque dadini in una sequenza precisa, senza farli cadere, lanciandone in aria uno e nel contempo afferrandone uno, due, tre e quattro. Nell’ultima fase i dadi vanno tenuti sulle nocche, e poi lanciati e ripresi con il palmo tutti insieme. Molto difficile, specie con limiti di tempo.
  • Gioco 4 – La trottola: come avete visto, bisogna arrotolare una cordicella sottile attorno a una classica trottola, lanciandola e facendola ruotare. Ovviamente la corda va avvolta in un certo modo, e anche il lancio dev’essere preciso: altrimenti, la trottola non “trottola”, appunto.
  • Gioco 5 – Jegi: si tratta di una sorta di giocattolino, che va colpito in un modo preciso con il piede sì da rimbalzare in aria e di ricadere alla giusta angolatura in modo da poter essere colpito di nuovo. Questo è quello che tocca a Gi-hun; il quale per fortuna ce la fa, all’ultimo momento come sempre.
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Secondo voi qual è il più difficile di questi giochi? E vi è mai capitato di giocarci?

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