Non si tratta, come si potrebbe pensare, di una semplice risposta a Dogpool, ma di una mascotte che sta al fianco di Superman in realtà almeno fin dagli anni ’50. James Gunn è però il primo a portarlo in scena sul grande schermo, e potrebbe essere un’idea buona come meno buona: dipende da cosa farà e quanto “gimmick” sarà la sua apparizione.
Kelex e la Fortezza della Solitudine
In una scena si vede il supereroe che si aggrappa a un maggiordomo robot nella sua Fortezza della Solitudine, il quale è probabilmente la versione DCU di Kelex, ex-assistente robotico di Jor-El (il padre di Kal-El) che è stato ricreato da una I.A. kryptoniana malvagia come ode alla cultura del pianeta natale di Clark.
Kent Senior
Pruitt Taylor Vince, che abbiamo visto in Constantine, interpreta il ruolo del padre (adottivo) di Clark. Lo vediamo in quella che sembra la loro fattoria, in compagnia del figlio, con il quale evidentemente ancora condivide un rapporto stretto. Gli insegnamenti di Kent Sr. sono parte integrante della forte morale che spinge le azioni di Superman verso il bene.
Una questione che sta già facendo discutere tutti quanti: essendo Clark un supereroe potenzialmente “invincibile”, come può sanguinare? E soprattutto: chi mai può essere stato ad averlo colpito tanto forte da ferirlo a tal punto? Domande che rendono l’attesa per ciò che potremo vedere nel film ancora più spasmodica.