Psycho: la geniale trovata della sovrapposizione del teschio sul volto di Norman [VIDEO]

Psycho
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Un’idea di Alfred Hitchcock per rendere infinitamente più inquietante il finale di Psycho e sottolineare il legame tra Norman e la signora Bates. Ma non è tutto qui, perché il regista ne girò versioni diverse con un effetto indimenticabile sul pubblico!

Psycho è un film geniale per molti motivi diversi: lo spessore psicologico dell’opera di Hitchcock basata sul romanzo di Robert Bloch sconvolse il pubblico nel 1960 perché rendeva ancora più raccapricciante una storia di ossessioni morbose e di omicidi che era ed è già inquietante di suo.

Tanti elementi del film, forse l’horror psicologico più importante di sempre, sono rimasti iconici: dalla scena della doccia all’assassino del personaggio di Martin Balsam, da Marion che guida disperata sotto la pioggia a quando il cadavere della signora Bates viene scoperto nello scantinato della casa.

Ma il momento forse più disturbante è il finale, quando Norman viene rinchiuso e il suo caso analizzato. Viene spiegato che l’ascendente della madre su di lui era tanto potente da aver causato uno sdoppiamento di personalità, finché quella di Norman non è stata completamente sopraffatta da quella della madre.

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Per sottolineare il funzionamento della psicosi, Hitchcock decise di sovrapporre l’immagine del teschio della madre morta al volto del figlio sorridente, creando una visione grottesca e sovrannaturale che mette i brividi ancora oggi e che spiega alla perfezione la trama e il comportamento dell’assassino.

Ma non è tutto: secondo IMDb sulle prime Hitchcock era indeciso circa questa operazione di sovrapposizione, sicché solo alcune copie del film vennero distribuite con questo effetto; altre no. Involontariamente, la cosa finì con l’avere un enorme ascendente sulla reazione del pubblico al film.

Infatti, mentre alcuni giuravano di aver visto l’immagine del teschio altri sostenevano di non averla vista, e questo causò una discrepanza di esperienze che si tradusse in un ancor più intenso chiacchiericcio (hype, diremmo oggi) attorno al film, dimostrandone a maggior ragione la grande forza nel colpire l’immaginazione degli spettatori.

Fonte: IMDb

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