Lona, la nostra eroina dalle mille facce (tutte uguali), è languida e melodrammatica sul letto. Dopo esserci sorbiti i suoi infiniti monologhi interiori sul cosa sia l’amore, con una profondità degna da meritare un posto tra le pagine di un diario di terza media, Lona decide di riappacificarsi con il suo fidanzato Luc, un uomo geloso, possessivo, violento… ma che ha anche delle qualità. Ecco la loro conversazione:
Lona: “Ci vediamo a Milano?” Luc: “Sei un candy al cioccolato.” Lona: “Amore…” Luc: “Cucciola.” Lona: “Sei un bastardo.”
Eccoci qui. In cinque battute, The Lady riesce a ridefinire l’amore tossico come se fosse una poesia mal scritta per San Valentino. Il momento culmina con l’insulto più dolce della storia: “Sei un bastardo.” È come un gattino che ti graffia dopo troppe coccole. Non capisci il perché, ma lo accetti. O forse sei diventato succube.
I dialoghi, trash fino al midollo, si ripetono come un disco rotto: ogni conversazione tra i due è la fotocopia mal riuscita della precedente. E ogni volta che Luc fa la sua apparizione, possiamo scommettere che dirà qualcosa in grado di far rabbrividire anche il peggior corteggiatore di Tinder.
Luc, con il suo sguardo magnum alla Zoolander e la tattica alzata di sopracciglia ogni qual volta proferisce parola, ha abitato i nostri sogni in molte notti. Chiaramente sotto forma di incubi.
Le sue chiamate con Lona sono un concentrato di frasi così assurde che meriterebbero di essere studiate nei corsi di sceneggiatura come “cosa NON scrivere mai”:
Lona: “Amore ciao, sono in giro. Dove sei?” Luc: “Cucciolotta mia, quanto mi manchi, non dormo la notte. Sei una bomba sexy all’idrogeno.”
Una bomba sexy all’idrogeno. Pensa che bello: una frase che non solo fa venir voglia di prendere la distanza di sicurezza, ma che riesce pure a rovinare il romanticismo e la fisica nucleare in un colpo solo. Ma a Luc perdoniamo tutto. È un poeta incompreso. È un Cyrano de Bergerac moderno con uno sguardo da triglia lessa e zero autocoscienza. Se a chiunque diresti di stare alla larga da una bomba a idrogeno, a Luc vuoi così bene che lo incoraggi ad andarci incontro e a sperare che esploda.
9. Lona e Andrea – conversazioni al limite dell’umano
Un’altra telefonata emerge dalle nebbie della sceneggiatura, regalando dialoghi al limite della realtà. Stavolta il dialogo riguarda Lona e Andrea. Chi è Andrea? Bella domanda. Dalla moltitudine di personaggi tutti uguali, Andrea si amalgama bene in questo pasticcio perché anche lui cade inevitabilmente vittima del magnetismo inspiegabile di Lona:
Lona: “Ciao Andrea.” Andrea: “Ciao Loona.” Lona: “Come sta il tuo corpo meraviglioso?” Andrea: “Piccola, sei la donna del desiderio. Dell’amore.” Lona: “L’amore è imprevedibile, sfuggente.”
Leggere questo scambio di battute è come assistere a un incontro di pugilato tra versi romantici e pensieri casuali pronunciati ad alta voce. Sembra quasi poesia, ma di quella scritta con un generatore automatico di frasi sdolcinate. È il tipo di conversazione che potrebbe iniziare in un romanzo Harmony e finire in un meme di pessima qualità.
10. Dialoghi anni ’90 che oggi ti costerebbero il posto di lavoro
Uno scambio di battute che, in un universo normale, sarebbe finito nel cestino della sceneggiatura, The Lady ce lo regala con orgoglio. Preparatevi per questa scena che vede il dj mettere della musica durante le prove per la festa di compleanno di Lona. Dopo che Roberto si becca una sfuriata da parte di Doris per averlo beccato mentre “ballava”con una ragazza, si avvicina al dj:
Roberto: “Di dove sei?” Dj: “Di Napoli, e tu?” Roberto: “Beh, un po’ si sente. Di certo non si vede.” Dj: “E certo che non si vede, sono nero.”
Boom. Fine della scena. Ti viene quasi da chiederti se sia stato un tentativo goffo di social commentary, un’idea improvvisata sul set, o semplicemente uno scherzo che nessuno ha avuto il coraggio di fermare. Mentre il dj pronuncia la battuta che oggi ti farebbe perdere il lavoro, gli amici e forse anche il posto al tavolo di Natale solo per l’utilizzo della n word, si fa avanti la consapevolezza che forse, in tutto The Lady, questo è l’unico dialogo ad avere un senso. Chapeau.
Bonus. Lezioni di carriera secondo The Lady
Ma attenzione: The Lady non è solo amore tossico e nonsense esistenziale. No, signori. The Lady è anche una serie che sa dare grandi lezioni di vita, soprattutto sul mondo del lavoro. Questo dialogo avviene tra altri due personaggi, Yuri e un suo amico, nel bar dell’hotel in cui alloggia a Roma. In quel momento, Yuri racconta di trovarsi lì perché sta facendo pratica presso il famoso studio legale De Magistris. Sta aspettando Lona, che arriverà nel pomeriggio con il suo aereo privato. L’informazione ha catturato l’attenzione del suo interlocutore, che quindi chiede:
Interlocutore: “De Magistris è uno studio importantissimo. Come hai fatto a entrarci?” Yuri: “Raccomandazioni. Altrimenti, al giorno d’oggi come si arriva?” Interlocutore: “Complimenti, tu sì che sei uno che ci sa fare.”
C’è qualcosa di tragicamente realistico in questo dialogo. Fa ridere, sì, ma anche riflettere. Tra una risata e l’altra, mentre ti ritrovi a scrivere “cercasi raccomandazione su LinkedIn”, capisci che The Lady è un’opera incompresa, che cerca di farsi carico della responsabilità di smascherare alcune dinamiche del mondo del lavoro.
Ci sarebbero molte cose da dire su The Lady. Ma preferiamo fermarci qui.
Alla fine del rewatch non possiamo che ringraziare Lory Del Santo, per aver creato qualcosa di sublime, anche se probabilmente nemmeno lei sapeva cosa stava facendo.