Javier Bardem racconta come Josh Brolin lo salvò dalla depressione

Javier
Condividi l'articolo

“Mi sentivo solo e assolutamente distaccato” racconta Javier Bardem dell’esperienza sul set di Non è un Paese per Vecchi. Per fortuna, sullo stesso set c’era Josh Brolin!

Javier Bardem, nel ruolo dell’inquietante killer Anton Chigurh, è diventato una icona moderna grazie a Non è un Paese per Vecchi dei fratelli Coen. Quello che pochi sanno è che l’esperienza sul set del film fu, per l’attore spagnolo, tutt’altro che piacevole. E ad aiutarlo fu nientemeno che la co-star Josh Brolin.

“Ero un po’ depresso in No Country [For Old Men, titolo originale del film] per diverse ragioni, per alcune ragioni personali”, racconta Bardem. “Era un momento della mia vita in cui stavo attraversando una crisi come in molti altri momenti. Ma ero stato portato in mezzo all’America ad interpretare un ruolo molto oscuro in un cast americano e con una crew americana per la prima volta in vita mia”.

“Quindi mi sentivo un po’ solo e assolutamente distaccato da tutto quel che c’era intorno. Penso che un po’ di questi [sentimenti] siano saltati fuori anche nel personaggio perché era qualcuno che era emozionalmente distaccato dagli altri. Non gli importa [di nessuno]”. Ma fondamentale, racconta Bardem, fu il sostegno di Brolin.

LEGGI ANCHE:  10 film ambientati a Barcellona (in ordine di gradimento)

Josh Brolin mi ha salvato la vita. Voglio dire, era così gentile, amorevole e d’aiuto, e mi ha davvero salvato e mi ha mostrato la luce. Abbiamo passato insieme momenti splendidi [“we had the greatest time”]. Penso che sia un grande essere umano e un buon amico”. Un bellissimo racconto, che ci farà amare ancora di più il film!

Fonte: IndieWire

Continuate a seguirci su LaScimmiaPensa e iscrivetevi al nostro canale WhatsApp