Il bavaglio di ferro, detto anche mordacchia o briglia della comare, era in uso nel ‘600 e veniva inflitto specialmente alle donne
Questo brutale metodo di tortura si chiama bavaglio di ferro ma assume vari nomi, come bavaglio dei muti, briglia della comare o mordacchia. Nell’età moderna, durante il 17esimo secolo, era applicato ai condannati come punizione per impedire loro di parlare o comunicare con tutti quelli che conoscevano, rendendoli umiliati oltre ogni dire.
La testimonianza di una donna che si trovò a dover indossare il bavaglio di ferro nel 1655 per essersi data a “pratiche empie” riporta: “È come un cappello di ferro, il peso di una pietra di ferro sulla mia testa” e il pezzo di metallo infilato in bocca “Così irragionevolmente grande da non potersi descrivere”.
Il primo uso dello strumento si registrò in Scozia, nel 1567, ma si diffuse presto con l’Inquisizione – fu usato su Giordano Bruno – e poi nel Nuovo Mondo – le colonie oltreoceano – per fortuna però entrando in disuso dopo il ‘600. Rimane come testimonianza di eccezionale sadismo e deviazioni punitive particolarmente efferate che, oggi, non troverebbero – o non dovrebbero mai trovare – posto nel nostro mondo.