Il giorno della nascita di Gesù, chiamato appunto Natale, viene da secoli celebrato il 25 dicembre: ma se non fosse così?
Impossibile sapere che cosa accadde veramente alla nascita di Gesù, anche perché si tratta di un passato troppo remoto e le fonti e i documenti storici si contraddicono spesso tra loro. Già è difficile stabilire se il salvatore nacque effettivamente 2024 anni anni fa, considerando che nel calendario cristiano l’anno zero non esiste.
Ancora più complicato è stabilire il giorno della natività. Secondo lo storico Flavius Josephus, ci fu una eclissi di Luna poco prima della morte di re Erode. E sappiamo che fu lui a ordinare che tutti i bambini con meno di due anni venissero uccisi, secondo le scritture. Questo significa che Gesù doveva essere nato nei 24 mesi precedenti, almeno.
Le date possibili della morte di Erode sono invece: 29 dicembre, 1 a.C., 10 gennaio dello stesso anno, 13 marzo a.C. e 15 settembre a.C.. Il professor Lawrence Mykytiuk della Purdue University in Indiana, ci dice anche che la Pasqua Ebraica venne celebrata poco dopo la morte del re, e questa ricorrenza si celebra sempre in primavera.
Il professore argomenta, ricordando gli elementi della natività: “Improbabile che Gesù fosse nato in qualunque giorno di dicembre, figurarsi il 25, perché i pastori vivevano nei campi, a sorvegliare le loro greggi di notte. Durante l’inverno, i pastori tenevano le pecore insieme per proteggere sé stessi e loro dal tempo severo. Questa abbondanza di erba in marzo coincide [invece] con l’eclissi e la morte di Erode“.
“La data più vicina alla quale si può sicuramente arrivare per la nascita di Gesù sembra essere nel mese di marzo, durante gli anni 6, 5 o 4 a.C.“. Questa la conclusione del luminare, che può sembrare convincente in base ai dati storici che abbiamo ma è ciò non di meno sempre molto speculativa.
