Game of the Year, perchè Astrobot merita di vincere

Ecco perchè Astrobot dovrebbe vincere il Game of the Year

Astrobot
Astrobot
Condividi l'articolo

Abbiamo raggiunto la decima edizione di quello che viene ormai considerato l’Oscar dei videogiochi. La kermesse organizzata da Geoff Keighley si è affermata come un’istituzione del mondo del gaming e ad ogni edizione si rincorrono speculazioni e controversie su chi sarà il vincitore.

Anche questa volta il mondo dei videogiochi ha discusso a lungo sulle nomination, che hanno incluso il DLC di Elden Ring, una scelta che ha fatto molto discutere. Se negli ultimi due anni Baldur’s Gate 3 e Elden Ring hanno confermato i favori dei pronostici, stavolta la sfida sarà molto combattuta, perchè tutti i tioli rimasti in gara hanno le potenzialità di portarsi a casa il trofeo.

Al di là di Shadow of the Erdtree abbiamo Black Myth Wukong, che ha monopolizzato l’attenzione degli appassionati per diverse settimane e Final Fantasy VII: Rebirth, uno dei sequel più attesi di sempre che ci ha lasciato con mille domande e curiosità sulla direzione che prenderà il finale della trilogia. E poi abbiamo Astrobot, la simpaticissima nuova mascotte di PlayStation che ha invaso le nostre case con un’ondata di nostalgia in onore del trentesimo anniversario della prima console di casa Sony.

Astrobot però è molto più di un manifesto PlayStation e secondo noi il suo successo ha un significato importante che potrebbe avere ripercussioni estremamente positive sul modo d’intendere i videogiochi. Secondo noi Astrobot merita il titolo di Game of the Year e qui vi spieghiamo le nostre ragioni.

Ritorno al futuro

astrobot2

Dopo averci deliziato con diverse avventure brevi come Astro’s Playroom, Team Asobi ha avuto l’opportunità di sviluppare un titolo completo e possiamo dire che ha colto l’occasione. Non vi riproponiamo la nostra analisi del gioco (qui la nostra recensione) ma il successo di Astrobot era tutt’altro che scontato.

Il genere platform ha quel fascino nostalgico che non passa mai di moda ma ormai è un genere che è stato accantonato nell’era moderna, in favore di open world immensi e fotorealistici. Astrobot invece ci ripropone la semplicità diretta di un platform/collectathon che ci aveva fatto innamorare di mascotte come Crash Bandicoot e Spyro.

LEGGI ANCHE:  Game of the Year - Shadow of the Erdtree sfida Black Myth Wukong

Già dalla scena iniziale, nella quale vediamo la navicella a forma di PlayStation 5 popolata dai centinaia di robottini con le sembianze dei protagonisti dei nostri videogiochi preferitit, capiamo di avere tra le mani qualcosa di speciale. Appena prendiamo il controllo di Astrobot infatti veniamo catapultati in una dimensione parallela, caratterizzata dalla magia euforica che ci ha fatto appassionare ai videogiochi nel corso della nostra infanzia.

Team Asobi crea un connubio unico e vincente fra nostalgia e innovazione che rende Astrobot un’esperienza meravigliosa sia per i giocatori adulti, che apprezzeranno tutte le menzioni e gli easter egg, sia per i giocatori più piccoli, che potranno scoprire il magico mondo dei videogiochi grazie ad una mascotte che non ha nulla da invidiare ai suoi fratelli più grandi.

Non è semplice spiegare le sensazioni che ci pervadono una volta impugnato il pad e ognuno di noi avrà esperienze diverse in base a ciò che i videogiochi hanno rappresentano nella nostra vita. Essere accolti per la prima volta nel mondo di Astrobot però è sempre un’emozione unica.

Il piacere di giocare

astrobot3

Spesso succede che gli appassionati si perdano nel flusso di notizie e controversie che popolano il mondo dei videogiochi e che si passi più tempo ad ascoltare voci e opinioni invece di sedersi effettivamente davanti alla nostra console per goderci il nostro titolo preferito.

Astrobot sembra che voglia cancellare questa sensazione e farci riscoprire il piacere di giocare. Il mondo dei videogiochi è molto cambiato negli ultimi anni ed è facile perdere di vista la passione che si cela dietro a questi progetti. Il videogioco è una forma d’arte che richede la partecipazione attiva del pubblico e ogni titolo è un invito a partecipare ad un’esperienza organizzata per noi, realizzata da un gruppo che ha infuso in essa una parte di se. In Astrobot questa passione traspare in ogni dettaglio e sembra che gli sviluppatori sono consci di aver creato le condizioni perfette per parlare al nostro bambino interiore.

LEGGI ANCHE:  Game of the Year - Shadow of the Erdtree sfida Black Myth Wukong

Ogni livello è creato con una cura maniacale al dettaglio e veniamo così immersi in questa dimensione parallela in cui non abbiamo alcun pensiero, se non quello di esplorare ogni angolo e liberare i nostri amici bot, incuriositi da quali protagonisti delle serie PlayStation andremo a liberare questa volta. L’utilizzo magistrale del DualSense è un’elemento importantissimo che aggiunge un’ulteriore strato di originalità e fascino ad Astrobot, che è il primo ed unico ad avere utilizzato pienamente le potenzialità del pad PS5.

Il messaggio di Astrobot

astrobot4

Astrobot è un videogioco che non vuole insegnare nulla a nessuno ma solo divertire il proprio pubblico. Non importa chi siate o quali siano le vostre ideologie, Astrobot vi accoglierà sempre fra le sue braccia robotiche e vi regalerà un viaggio davvero indimenticabile.

Se c’è un messaggio nascosto in Astrobot, il destinatario è senza dubbio l’industria videoludica. Il settore videogiochi è diventato un’ambiente sempre più freddo e calcolatore, che ha voltato le spalle alla creatività per concentrarsi sul profitto. Astrobot è un gigantesco arcobaleno che squarcia il cielo grigio e opprimente dell’industria videoludica e ricorda a tutti perchè i videogiochi sono diventati quello che sono ora.

Per queste ragioni crediamo che Astrobot meriti di vincere il Game of the Year. Alla decima edizione del Game of the Year sarebbe bello ricordare a noi stessi perchè amiamo e videogiochi e perchè abbiamo deciso di crearli, giocarci e parlarne. Astrobot è la risposta perfetta a tutte queste domande e ci auguriamo che, a prescindere da chi vincerà, tutti abbiano imparato qualcosa dal titolo di Team Asobi.

E secondo voi chi vincerà il Game of the Year?

Continuate a seguirci su LaScimmiaGioca e sul nostro canale Whatsapp.