Piece By Piece, recensione del biopic su Pharrell Williams
In sala dal 5 dicembre, ecco la nostra recensione di un audace e geniale film d'animazione come Piece By Piece, docufilm sulla vita di Pharrell Williams ma fatto con i Lego.
La vita di Pharrell Williams pezzo dopo pezzo, o Piece By Piece, come suggerisce il titolo di questo irriverente film animato. Un documentario biografico fatto con i Lego, mattoncino su mattoncino, che ricostruisce la vita di un genio artistico come Pharrell Williams. Che non a caso, ha voluto proprio che questo film si facesse come un vero e proprio Lego Movie, per riuscire ad andare oltre la semplice realtà e le sue inevitabili limitazioni.
Piece By Piece, la Trama
Vita e miracoli artistici di Pharrell Williams, un predestinato della musica e dell’arte, dalla sua nascita nei quartieri popolari di Virginia Beach fino al successo. I suoi alti e i suoi bassi, raccontati dalle voci di chi gli è sempre stato accanto, che andranno a delineare la genialità e il meritato successo di un artista completo e poliedrico come Pharrell Williams.
Piece By Piece, la Recensione
Aprite la vostra mente, senza pregiudizi. Sebbene la domanda che balena in tutti voi è più che lecita: un film biografico fatto con i Lego? Tanto basta per solleticare la curiosità di qualsiasi appassionato di cinema, al netto della sua conoscenza di una figura come Pharrell Williams. Diretto e interpretato da Morgan Neville, Piece By Piece è oggettivamente l’unico modo possibile per raccontare questa storia. Un documentario innovativo e irriverente, audace fino all’impossibile, che porta con se l’unico neo di rivolgersi quasi esclusivamente al pubblico di Pharrell.
Appare evidente che a monte, un film come Piece By Piece è una calamita per i fan dell’hip hop e di Pharrell. Tuttavia, non è difficile pensare al tempo stesso che un’operazione del genere possa essere anche attirare cinefili o fan dell’animazione, visto che non è cosa di tutti i giorni vedere documentari fatti con i Lego e che riguardano artisti di un certo calibro. Perché se da un lato può aver senso non conoscere Pharrell Williams, dall’altro è impossibile non aver mai sentito nulla di suo. Come ad esempio il jingle di McDonald’s.
Piece By Piece lancia le sue premesse sin da subito, con un piano sequenza interrotto dal classico ciak. Una scelta quasi paradossale, a suo modo, dove attraverso un long take, tecnica che avvicina il cinema alla realtà su un lato meramente percettivo da parte dello spettatore, ci porta dentro la ratio che c’è dietro al film. Perché fare un documentario utilizzando l’animazione Lego? E si torna quindi alla domanda iniziale.
Pharrell ci propone sin da subito la risposta, ampiamente assennata purché si apra la mente a qualcosa di nuovo. Che è un po’ il leit motiv della sua carriera. Il racconto ci porta dentro la sua vita, agli inizi, alla sua voglia di vivere comporre musica e non solo suonarla. Un predestinato, probabilmente, che ha avuto sempre il sostegno dei suoi cari. La retorica classica a stelle e strisce viene quindi ridotta all’osso, pur essendo comunque presente nel classico “se vuoi, puoi“, come solo la Terra delle Opportunità sa fare (sebbene come insegna Sean Baker, non sempre – quasi mai – è così). Stucchevole senza dubbio ma in fin dei conti è la base dell’animazione.
Il vero punto però non è tanto la vita in sé e per sé di Pharrell, dove di base accadono tante coincidenze fortunose che, mischiate al suo innegabile talento, portano a diventare un giovane di Virginia Beach, uno dei producer più ricercati del globo terrestre. Pezzo dopo pezzo, arriverà dunque la scalata al successo, tra una testimonianza su come sembrasse già un predestinato e un’altra che ci racconta come Pharrell riuscì ad inventarsi beat passati alla storia. In tal senso, meraviglioso l’aneddoto di Hella Good, in collaborazione con i No Doubt di Gwen Stefani, e divertentissimo quello su Drop Like It’s Hot di Snoop Dogg, che consacrò il rapper su scala collettiva nella hit parade globale.
La genialità insita nel film rispecchia quindi la mente creativa e visionaria di Pharrell. Ed è proprio questo il grande punto di forza di Piece ByPiece. In piena coerenza con lo sguardo di Williams, volto sempre al futuro, il film ci regala uno spettacolo del tutto nuovo, mai visto fino ad oggi. Forma e contenuto dunque si pongono sul medesimo piano creativo, raccontando la storia di un genio innovativo attraverso una forma altrettanto geniale e innovativa. Significate e significato, in altre parole, coesistono alla perfezione, confezionando un risultato finale che rasenta la perfezione.
Sebbene Piece By Piece possa essere facilmente etichettato come mero fan service, il film ha comunque la capacità di attirare l’attenzione anche del fan meno avvezzo al genere, sia musicale che cinematografico. Tra una storia e l’altra, il ritratto che restituisce di Pharrell Williams rispecchia la perfettamente la realtà, mettendo in risalto il genio di un artista che ha sempre saputo vedere oltre il proprio orizzonte, scavalcando le montagne della mediocrità, confezionando prodotti popolari ma sempre ricercati.
La ricerca di perfezionare un genere, di dare vari punti di vista fluidificando e mischiando altri generi ancora. Il risultato è quindi un ibrido che attrae ogni diversità sociale, unendo tutti sotto l’unico grande tetto della musica. Piece By Piecein tal senso acquisisce ancor più importanza non solo su un mero piano cinematografico ma anche e soprattutto sociale. In un’epoca dove le divisioni sono all’ordine del giorno, unirsi per rimarcare le proprie identità appare un gesto quantomai necessario e rivoluzionario. Come la musica di Pharrell Williams, che nel suo essere un potpourrì di generi, è al tempo stesso cifra stilistica di degno spessore. L’ennesima perla firmata Lego, non ve ne pentirete.
Cast
Pharrell Williams
Morgan Neville
Kendrick Lamar
Busta Ryhmes
Jay-Z
Snopp Dogg
Pusha T
Gwen Stefani
Justin Timberlake
Daft Punk
Trailer
Continua a seguirci su LaScimmiaPensa.com per restare sempre aggiornato!