Queer, Starkey parla dell’importanza delle scene di ses*o

Parlando con Dazed, Drew Starkey ha spiegato l'importanza delle scene di ses*o in Queer

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Parla Drew Starkey, star di Queer

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Il prossimo 13 febbraio arriverà al cinema Queer, nuovo film di Luca Guadagnino che vedrà protagonista Daniel Craig. La storia racconterà di William Lee, un espatriato gay americano nella Città del Messico degli anni ’50 e della sua storia d’amore col giovane spacciatore Allerton (Drew Starkey)

Parlando con Dazed, Starkey ha condiviso la sua opinione sull’incorporazione del sesso nelle narrazioni e su come possa rivelare più di semplici parole.

Penso che sia la massima forma di onestà mostrata sullo schermo, la massima forma di comunicazione, il modo in cui sono intimi l’uno con l’altro. È il massimo livello di presenza che si può avere con un’altra persona

Parlando del suo personaggio, Eugene Allerton e della sua relazione con William Lee, Starkey ha spiegato come entrambi i personaggi desiderino le stesse cose, solo che le ottengono da direzioni diverse.

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C’è un profondo tipo di desiderio sotto la superficie in entrambi questi personaggi, solo che uno lo mostra di più – ha detto Starkey. C’è una sorta di errore dentro Lee che non gli consente di esprimerlo

Cercare di capire cosa succede sotto la superficie è uno dei temi centrali di Queer, a cui Starkey è particolarmente legato.

Quella paura che qualcuno arrivi a conoscere veramente chi sei è una cosa con cui ho lottato per, intendo, la maggior parte della mia vita – ha detto. Si tratta di un tipo di cosa che può frenare le persone sui loro passi

Nonostante questa apprensione, quando si è trattato di rappresentare l’intimità con Craig, Starkey ha trovato molto conforto nell’approccio del suo co-protagonista al lavoro.

La sua capacità di dire: “Oh, bene, andiamo avanti”, oppure: “Sì, giusto, lo stess, non ripensare in continuazione a quello che hai appena fatto”

Che ne pensate? Andrete a vedere Queer?