Luca Guadagnino parla del ban del suo Queer
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Il prossimo 13 febbraio arriverà al cinema Queer, nuovo film di Luca Guadagnino che vedrà protagonista Daniel Craig. La storia racconterà di di un espatriato gay americano nella Città del Messico degli anni ’50 e della sua storia d’amore col giovane spacciatore Allerton (Drew Starkey). Il film è stato vietato in Turchia poichè ritenuto “troppo provocatorio”. Per questo motivo Guadagnino, durante il Marrakech Film Festival dove sarà presidente di giuria, ha voluto lanciare un appello.
Hanno vietato il film perché hanno detto che stava creando disordini sociali – ha detto il regista di Queer. Mi chiedo se abbiano visto il film o se lo stiano solo giudicando in base alla trama o, diciamo, alla stupidità faceta di un certo giornalismo incentrato su James Bond che diventa gay
Il regista si è rallegrato del fatto che Queer sia un “oggetto che distrugge la nostra casa di valori in un modo così potente” e spera che “la forma del film porti la possibilità di un collasso sociale”
Sono scandalizzato dal cinema. Sono scioccato da questo, dal fatto che combatterò l’istituzione che vuole offuscare i suoi inevitabili poteri
Il cineasta ha poi sostenuto che la censura non impedisce alle persone di vedere il film perché “possono trovare le cose” da sole.
Si può scaricare il film. Voglio dire, se qualcuno in Turchia scarica il film, sono felice. Abbiamo un solo nemico, che è il gusto industriale. Questo è il nemico contro cui dobbiamo combattere ferocemente, ovvero l’idea del cinema inserito in parametri dati da una sorta di legge invisibile. Questa è l’idea di come il cinema deve essere fatto funzionare come un’opera industriale
Che ne pensate?