Il nuovo capitolo della saga di Oceania è un film che mette davvero tanta carne sul fuoco, forse anche troppa e già cucinata in passato.
Il richiamo dell’oceano fa sempre un certo effetto: lo sa bene Vaiana, la giovane protagonista di Oceania 2, che all’infrangersi delle onde del mare non può proprio rinunciare, e lo sa bene anche Bob Iger, il CEO della Disney, che pur di far arrivare in sala questo capitolo ha completamente stravolto i precedenti piani dello studio, intaccando forse l’integrità dell’opera.
Come da lui stesso rivelato, la nuova iterazione della saga, destinata originariamente a Disney+, era stata pensata (e scritta) in forma seriale; solo successivamente si è stabilito che il progetto venisse riadattato, per non dire striminzito, per il grande schermo. Andare in sala a vedere Oceania 2 vuol dire trovarsi di fronte a un’opera ricca di personaggi interessanti e di numerosi spunti narrativi; il guaio è che non si tratta di una serie televisiva, ma di un film che supera di poco l’ora e mezza e in cui non c’è davvero spazio per tutta questa roba.