Il Giorno del Ringraziamento: il significato della ricorrenza americana e perché si chiama così

Ringraziamento
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Avrete sicuramente sentito parlare del Giorno del Ringraziamento, anche se non vivete negli Stati Uniti. Ma perché ha questo nome, e qual è il suo significato?

Il Giorno del Ringraziamento, conosciuto negli Stati Uniti come Thanksgiving Day, è una delle festività più importanti e sentite del calendario americano. Ogni anno il quarto giovedì di novembre milioni di famiglie si riuniscono per celebrare questa ricorrenza che ha radici storiche profonde e un significato che va oltre il semplice atto del “ringraziare”.

La ricorrenza affonda le sue radici in un mito risalente al 1621, quando un gruppo di coloni inglesi, noti come i Padri Pellegrini, arrivò nel Nuovo Mondo a bordo della nave Mayflower. Stabilendosi a Plymouth, nel Massachusetts, passarono un duro primo inverno, in cui molti coloni morirono a causa delle difficili condizioni climatiche e della scarsità di cibo.

L’anno successivo, secondo la leggenda, un gruppo di nativi americani, i Wampanoag, li aiutò a coltivare la terra e a procurarsi il cibo necessario per la sopravvivenza. Per celebrare la fine della stagione di raccolto e ringraziare per l’aiuto ricevuto, i pellegrini organizzarono un grande banchetto, che durò tre giorni e al quale, si racconta, presero parte anche i nativi.

Non esisteva un vero e proprio “Ringraziamento” per come lo intendiamo oggi, ma quel primo incontro tra i coloni e i nativi ha rappresentato il seme di una tradizione che, seppur evoluta nel corso dei secoli, non ha mai perso il suo messaggio centrale: il ringraziamento per i doni ricevuti e la condivisione della prosperità.

Il Giorno del Ringraziamento non divenne una festività nazionale subito dopo il primo banchetto del 1621. Ci vollero infatti diversi decenni prima che venisse riconosciuto ufficialmente. Nel 1789, il presidente George Washington proclamò un giorno di “ringraziamento e preghiera” per celebrare la nuova Costituzione degli Stati Uniti, ma non divenne una tradizione annuale.

Fu solo nel 1863, durante la Guerra Civile, che il presidente Abraham Lincoln, cercando di unire il paese diviso, istituì il Giorno del Ringraziamento come festa nazionale fissandolo al quarto giovedì di novembre. La scelta del giorno non fu casuale: l’idea fu proprio quella di stabilire una data fissa che potesse fungere da momento di unione per il paese in un periodo di grande divisione.

Questo ovviamente non impedì alla Guerra Civile di proseguire, né al presidente Lincoln di venire assassinato: ma la tradizione rimane viva ancora oggi. Il nome della festa assume un significato universale: non è solo un “atto di ringraziamento” verso Dio o verso il destino, ma anche un atto di riconoscimento delle relazioni interpersonali e della cooperazione tra diverse culture.

Ogni anno, la festività è accompagnata da una serie di tradizioni che variano da famiglia a famiglia, ma che hanno alcuni tratti comuni. La cena del Ringraziamento è, senza dubbio, l’evento centrale: il piatto tipico è il tacchino, servito in occasione tipicamente di riunioni familiari in cui anche i parenti meno stretti si ritrovano. Anche per il periodo in cui cade, la festività rappresenta nella cultura americana la ricorrenza autunnale per eccellenza, più anche di Halloween.

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