Cos’è l’Effetto Mandela e come funziona nei film? Ecco 5 esempi [LISTA]

Mandela
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5 scene di film che ricordate essere in un certo modo, e invece… non sono per niente come ricordate voi! Scommettiamo che in almeno alcuni di questi casi anche voi avete delle “false memorie”? Tutto a causa dell’Effetto Mandela

Partiamo dall’inizio: cos’è l’Effetto Mandela? Si tratta di una falsa memoria collettiva che, per qualche motivo, si è diffusa fino a sostituirsi alla verità nella mente di molte persone. Prende il nome da Nelson Mandela, che molti sono o erano convinti fosse morto in prigione in Sudafrica durante l’Apartheid. Invece venne liberato nel 1990, diventando pure presidente del paese nel 1994; morì soltanto, di malattia, nel 2013.

L’effetto si può applicare a diverse “false memorie” del vivere quotidiano: per esempio l’idea che collutorio si scriva “colluttorio” con due t, e via dicendo. Ovviamente, questo accade anche con famose scene di film che, nel corso degli anni, sono state ripetute erroneamente talmente tante volte che molti sono convinti che la versione sbagliata sia invece quella giusta, magari perché più iconica o bella da enunciare. Ecco alcuni casi eclatanti!

“Luke, sono tuo padre”

Così dice Darth Vader ne L’Impero Colpisce Ancora, giusto? Sbagliato. Nel secondo film della trilogia originale di Star Wars, infatti, Anakin si palesa come tale a Luke, cioè come suo padre, in risposta all’accusa mossa dal figlio di averlo ucciso. Accusa alla quale replica, appunto: “No, io sono tuo padre!”

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“E.T. telefono casa”

Ebbene sì: tutti ricordiamo come l’alieno esprima nel film di Steven Spielberg il desiderio di contattare il suo pianeta natale con la frase “E.T.-telefono-casa”. Ma in realtà nel film dice: “E.T.-casa-telefono”: sono i bambini poi a ricomporre la frase correttamente, con soggetto-verbo-complemento in ordine, dicendo: “E.T.-telefono-casa!”

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“Specchio, specchio delle mie brame”

Questo è uno dei casi più eclatanti: in Biancaneve, la classica favola per bambini che nel 1937 diventò il primo classico Disney, la regina cattiva si rivolge allo specchio magico intimando: “Specchio, servo delle mie brame…” Esatto: servo, e non specchio ripetuto due volte. Impossibile dire come la formula che invece tutti conosciamo sia giunta a noi!

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“Suonala ancora, Sam”

Una delle battute più famose di Casablanca, che poi ha dato persino il titolo a un film con Woody Allen, in realtà non viene mai pronunciata nel film da Ingrid Bergman. Perlomeno, non così: anche nella versione italiana infatti Ilsa dice Suonala Sam, suona ‘Mentre il Tempo Passa”. Sì, la frase cambia di poco, ma non è come tutti la sappiamo!

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“Mamma dice: la vita è come una scatola di cioccolatini”

Sì, anche il buon vecchio Forrest Gump viene spesso quotato erroneamente, anche se pure in questo caso la frase del doppiaggio in italiano – corrispondente a quello che dice Tom Hanks in originale – cambia di poco: “Mamma diceva sempre: la vita è uguale a una scatola di cioccolatini”.

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Vi vengono in mente altre “false memorie” legate a famosi film che conoscete? Ditecelo su LaScimmiaPensa e iscrivetevi al nostro canale WhatsApp!