La madre scomparsa di Nicolas Cage ha aiutato l’attore a costruire il già iconico personaggio di Longlegs: “Se sono riuscito nel film, lo devo a lei”
Longlegs, l’inquietante personaggio dell’omonimo film di Oz Perkins interpretato da Nicolas Cage, è già leggenda e una delle icone horror moderne. Ma come ha fatto l’attore a caratterizzarlo in maniera così peculiare? A quanto pare c’entra la madre di lui, Joy Vogelsang, morta nel 2021 all’età di 86 anni.
“Sentivo la sua voce e il modo in cui si muoveva e all’improvviso ho pensato ‘Sai, questo potrei metterlo nel personaggio’. Quella è stata un’ispirazione che devo a lei. Se sono riuscito nel film lo devo a mia madre“. Ecco perché, a pensarci, Longlegs agisce e appare anche un po’ come una vecchia nonnina grottesca!
Cage racconta poi di una esperienza in particolare: “Mia mamma si metteva una crema fredda [in viso]. Io avevo due anni, e aprii la porta del bagno per vedere cosa faceva. Senza motivo, lei si voltò molto in fretta e mi fissò dopo aver messo la crema in faccia. Il bianco della crema mi spaventò davvero”.
Ma ad ispirare davvero Cage sono state, al di là dell’aspetto, la schizofrenia e la depressione di cui sua madre ha purtroppo sofferto: “La vedevo come, cosa esattamente fece impazzire mia madre? [In Longlegs] è stata una performance un po’ personale per me perché sono cresciuto cercando di affrontare quello che lei stava passando”.
“Parlava in termini che erano una specie di poesia, non so come altro descriverla. Ho cercato di mettere questo in personaggio di Longlegs perché è una entità davvero tragica. Lui è alla mercé di queste voci che gli parlano e gli fanno fare queste cose”. Una tragicità che, bisogna dire, traspare appieno.
Fonti: Forbes, Entertainment Weekly
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