Kirsten Dunst potrebbe tornare nel nuovo film di Jumanji: parla il regista

Kirsten
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Il terzo film della nuova serie di Jumanji dovrebbe arrivare nel 2026, e sembra che la presenza di Kirsten Dunst sia molto caldeggiata

Non abbiamo ancora notizie certe, ma sembra proprio che potremo rivedere la buona vecchia Kirsten Dunst nel terzo film della nuova saga di Jumanji, in arrivo nel 2026. Il regista, Jake Kasdan, preme molto per averla: “Amiamo Kirsten, è fantastica. Da quando abbiamo fatto Welcome to the Jungle [2017] siamo stati concentrati sul tenere un po’ di connettività con il primo film, che amiamo”.

Il riferimento è ovviamente all’originale Jumanji con Robin Williams, uscito nel 1995, in cui la Dunst era solo adolescente: “Abbiamo sempre voluto onorarlo e tenerne viva una parte. E poi, nel modo in cui il film originale finisce, brillante come è, crea un sacco di complicazioni di trama nel cercare di continuare la storia con quei personaggi”.

“Non so quanto bene lo ricordate, ma il mondo torna a com’era prima, come se nulla fosse successo. Alcuni personaggi sono ancora consci di cos’è accaduto, ma molti non lo sono. Quindi i bambini non lo ricordano perché ha mandato in corto circuito la parte in cui hanno l’avventura, ma i personaggi di Robin e Bonnie ne sono consapevoli”.

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Insomma, il personaggio di Kirsten Dunst, se reintrodotto nella saga, non potrebbe ricordare nulla dell’avventura originale: “Quindi c’è questa complicata, intelligente parte di narrazione alla fine che ha sempre reso la sfida nel continuare la loro storia molto complessa. Ma, detto questo, in quella complessità ameremmo trovare un modo per farlo in modo divertente e che presti qualche tipo di fedeltà alla storia originale”.

“Quindi, in Welcome to the Jungle, ci sono alcuni riferimenti al personaggio di Robin [Williams], e poi in The Next Level abbiamo un personaggio che ritorna in un certo modo e obbedisce alla storia precedentemente raccontata, ma in maniera un po’ marginale”. Insomma, la possibilità c’è e il terreno è stato preparato. Incrociamo le dita!

Fonte: NME

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