Comunque, come finisce in Poltergeist per il povero Marty? Relativamente bene: la sua faccia torna normale e si scopre che era tutta un’allucinazione causata dalle presenze diaboliche. Un sintomo di come sempre l’influenza di Spielberg volesse mantenere il film quanto più “innocuo” possibile, come tutte le sue produzioni, senza che – in questo caso – nessuno si facesse male sul serio o morisse.
Ciò nonostante, la sequenza è comunque rimasta celebre negli anni ’80 proprio perché particolarmente grafica in un film che ha pochi altri momenti davvero spaventosi – qualche mostro animato, una decina di scheletri, un albero vivente e un clown giocattolo malvagio sono il peggio che accade nel resto della storia di Poltergeist.