La mascotte in stile anime del Vaticano, Luce, è caduta a sua volta vittima della febbre del deepfake
Anche Luce, la mascotte del Vaticano creata nel tentativo di attirare i giovani e di inserirsi nella cultura pop, è stata vittima di deepfake. Ossia: usare le tecnologie esistenti – le I.A., in particolare – per creare versioni pornografiche di… bé, potenzialmente tutto ciò che esiste, personaggi femminili in primis, come dice anche la famosa Rule 34.
La mascotte, disegnata da Simone Legno, rappresenta una semplice ragazza in abiti da pellegrina, dall’aspetto simpatico e innocuo. Ben diverse sono le sue versioni diffuse online di recente, che la mostrano in mise sexy o anche nuda, con sex toy in mano o seduta sulle ginocchia di un prete, e con caption come: “Signore, perdonami per quello che sto per fare”.