The Penguin, la spiegazione del finale della serie: come Oz è diventato Re

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The Penguin si è conclusa, e Oz Cobb ha completato la sua parabola: ma nell’episodio finale molte cose sono state dette tra le righe, o taciute. Indaghiamo sui significati di questa intrigante conclusione

The Penguin: come finisce la serie?

Come finisce The Penguin, la serie spin-off su Oswald Cobb Il Pinguino – che fa parte dell’esteso Batverse di Matt Reeves? Gli episodi prendono le mosse da The Batman, dove abbiamo già visto comparire il personaggio, e ne narrano le vicende nel corso della sua scalata al potere nel mondo del crimine di Gotham.

Nella serie Colin Farrell – opportunamente truccato – interpreta il protagonista Oz, mentre tra gli altri attori si distinguono Rhenzy Feliz (Victor) e una incredibile Cristin Milioti (HIMYM, Palm Springs) nel ruolo della mafiosa Sofia Falcone – poi Gigante – in un quadro criminale complesso e sfaccettato che li vede muoversi sullo sfondo di un grande conflitto tra bande.

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L’orgoglio e il potere

Pur tracciando con molte sfumature la complessità del panorama criminoso delle gang in una metropoli come Gotham – soffermandosi anche sui problemi economici e sociali, compresi quelli causati dal disastro messo in atto dall’Enigmista – la serie si sofferma soprattutto su Oz: un personaggio ambizioso, psicotico, orgoglioso e senza scrupoli, disposto a dire e fare di tutto pur di avere quello che vuole.

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Lo capiamo ripercorrendo la sua storia fin da quando, da bambino, lascia morire i suoi fratelli chiudendoli in un condotto fognario. Lo fa perché vuole la madre tutta per sé ma, soprattutto, vuole la sua approvazione, vuole che lei gli dica “bravo”. Ed è quello che ottiene, anche se in maniera molto contorta.

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La madre e la sostituta

Nell’ultimo episodio infatti la madre di Oz finisce in una sorta di coma, divenendo completamente dipendente da lui. Oz la sistema in una stanza da dove si gode la vista di tutta la città, come le aveva promesso da bambino. Nel frattempo fa vestire la sua fidanzata/prostituta, Eve, proprio come la madre e mentre balla con lei le fa interpretare quel preciso ruolo: Hitchcock sarebbe stato fiero di questa sequenza.

Chiaro è che Oz soffre di disturbi mentali: quando Sofia lo interroga sembra autenticamente aver dimenticato di aver lasciato i fratelli a morire; e arrivare a sentirsi importante e speciale, per la madre come per il mondo, è per lui la cosa fondamentale. Che tutto sia una compensazione dello svantaggio fisico dovuto alla malformazione al piede sembra una spiegazione troppo semplice e comoda. C’è davvero in lui qualcosa che non va.

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Victor e Sofia

Nel frattempo assistiamo al destino di altri personaggi, come il povero Victor: Oz non può permettersi di avere al suo fianco qualcuno che lo ha visto così tanto vulnerabile e che conosce tutte le sue debolezze, per cui non gli rimane altro che eliminarlo nonostante i suoi fedeli servigi e nonostante l’evidente e commovente crescita del personaggio.

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Lo stesso non accade a Sofia: Oz sta per ucciderla ma la consegna invece alle autorità, facendola finire ancora una volta ad Arkham e rendendola colpevole di tutto quel che è successo in città di recente, con il favore di un alleato istituzionale corrotto. Ma in prigione Sofia viene seguita ancora dal dottor Julian Rush – che si ipotizza essere Lo Spaventapasseri – e che la mette in contatto con la sorellastra di lei, Selina Kyle: Catwoman.

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Cosa succederà?

Oz si trova quindi ai vertici del regno criminale di Gotham, dopo aver portato i secondi in capo di tutte le altre gang ad assassinare i loro rispettivi boss e a prenderne il posto, stringendo poi una alleanza con Cobb nella quale ovviamente, di fatto, comanda lui. Ma è solo l’inizio, come prova l’ultima scena della serie.

Nel cielo di Gotham vediamo infatti stagliarsi chiaramente il Bat-Segnale: il cavaliere oscuro non è mai comparso in The Penguin, ma molto probabilmente i due si incontreranno di nuovo in The Batman II (2026) e su posizioni stavolta molto diverse. Di sicuro anche Sofia, Julian e Catwoman torneranno in scena, mentre c’è molta curiosità su quando vedremo il Joker di Barry Keoghan. Insomma, si va profilando un universo molto intrigante e non vediamo l’ora di sapere il seguito!

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