Let Go è il dramma familiare strappalacrime che sta spezzando i cuori di tutti su Netflix. L’avete già visto? Ecco la nostra interpretazione del finale
In Let Go, nuovo film svedese popolarissimo su Netflix, la storia si incentra su una famiglia sull’orlo del crollo e specialmente sul rapporto tra i due coniugi, Gustav e Stella. Lui, emozionalmente distaccato e, come poi emerge, coinvolto con un’altra donna; lei, decisa a tenere la famiglia insieme ma schiacciata dal peso che le deriva dal suo ruolo di doppio genitore.
La famiglia viaggia per assistere alla gara di ballo della figlia, Anna, sfruttando l’occasione per cercare di stare tutti insieme e, secondo i piani di Stella, ricomporre una unione familiare che pare ormai perduta. E all’inizio i suoi peggiori timori sembrano confermati: Gustav non riesce ad essere coinvolto, è freddo e distante e assente sia dal ruolo di marito che da quello di genitore.
Il momento che inizia a cambiare tutto per lui è un violento sfogo di Anna, quando scopre che Gustav s’è dimenticato di portare il suo equipaggiamento per la competizione della figlia. L’attacco di Anna funge come da sveglia, dando a Gustav un’idea concreta delle responsabilità alle quali sta mancando come padre e in una maniera inaspettata.
Gli equilibri iniziano quindi a cambiare, ma mentre lo spettro del divorzio si allontana arriva una nuova verità sconvolgente a segnare le vite di tutti: Stella è malata terminale. La scoperta inserisce il senso della gita familiare in tutta una nuova cornice, perché Gustav capisce che Stella ha a cuore non tanto il proprio futuro quanto quello dei due figli.
Il suo intento era infatti trascinare nuovamente Gustav verso il suo ruolo di padre, per assicurarsi che dopo la sua scomparsa i figli avranno almeno un genitore – rinato come tale – che baderà a loro. Comprendendo l’enormità e l’importanza di questa esigenza, Gustav decide finalmente di adempiere ai suoi doveri.
Nel finale di Let Go purtroppo Stella muore, lasciando Gustav con i suoi figli ma anche con una ritrovata – seppur dolorosa – consapevolezza sulla sua identità e su cosa significhi davvero essere un genitore e responsabile, prima di tutto emotivamente, delle vite dei propri cari. E, infine, questa verità lui pare pronto ad affrontarla.
