Ultimo Mondo Cannibale, 1977 Nel cinema d’exploitation italiano , che fieramente si distingue tra i migliori e i più estremi al mondo, i film dedicati ai cannibali costituiscono quasi un genere a sé stante. In questo, del maestro Ruggero Deodato , troviamo tutti gli elementi grotteschi che hanno reso questa parte della storia del nostro cinema così indimenticabile. Primo fra tutti, ovviamente: il cannibalismo.
Switchblade Sisters, 1975 Stavolta abbiamo un film coinvolgente una gang di spietate ragazze in età da scuola superiore e diretto da Jack Hill, regista cult. Il film è famoso specialmente perché in particolare apprezzato da Quentin Tarantino , che si occupò anche di una re-release nel 1996. Non preoccupatevi: di violenza e contenuti forti ce n’è anche qui a iosa.
If Footmen Tire You, What Will Horses Do?, 1971 Questo è veramente particolare, perché parliamo di una exploitation “cristiana” . Il film si basa su un sermone dell’evangelista Estus Pirkle, che vi appare, e mette in guardia circa i pericoli di cosa accadrebbe ai cristiani americani qualora nel paese si imponesse un regime comunista totalitario. E per farlo bene, mette in scena le stesse torture e violenze che sarebbero da temere, invitando nel frattempo a rifuggire media e contenuti del genere. Spettacolare.
Grave of the Vampire, 1972 Gli zombie li abbiamo, i cannibali li abbiamo, mettiamoci un bel vampiro . Non basta? In questo film il suddetto vampiro commette violenza sessuale su una donna, e il bimbo che nasce è molto simile al padre perché si scopre presto che si nutre solo di sangue . Per il 1972, roba molto forte.
Please Don’t Eat My Mother, 1973 Chiudiamo con questa parodia di Little Shop of Horrors di Roger Corman – poi adattato nel famoso musical horror del 1986 con Rick Moranis – che qui tuttavia verte verso la commedia e in una grande metafora sui timori legati alla sessualità (sì, ancora) mette in scena una pianta carnivora che si nutre un po’ di tutto, specialmente… di donne . Bizzarro, inquietante, macabro, come piace a noi.
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