Rieccoci in Italia con un altro violento film d’exploitation, che per non farsi mancare niente ci fa trovare anche i nazisti. La trama: una dottoressa delle SS dedita ad esperimenti malati crea una sorta di ibrido umano/mutante – il simpaticone qui sotto – che è anche una bestia feroce e dedita a stupri e violenza. Quello che ne viene fuori è parecchio disturbante. La versione americana del film venne tagliata con pesanti censure.
Torniamo in Italia con il nostro buon vecchio Mario Bava, che dirige un film in cui l’omicidio di una ricca contessa innesca una fila di brutali omicidi. Come gli appassionati sanno, è considerato il film più violento di Bava e anche un antesignano del genere slasher. In Italia venne distribuito più volte con diversi titoli, e negli Stati Uniti uscì, venne ritirato e ridistribuito con rating R.
Blood Feast, 1963
Un serial killer attivo a Miami uccide diverse donne con i metodi più efferati e intende usare parti dei loro corpi per risvegliare una dea egiziana dormiente. Film violentissimo e raccapricciante per l’epoca in cui uscì, venne vietato in Gran Bretagna mentre in America, aneddoto famoso, all’ingresso in sala venivano date agli spettatori delle “buste per vomitare”.
Blood Orgy of the She-Devils, 1973
Stavolta il tema è la stregoneria, ma ciò non rende questo cult del 1973 meno violento e controverso di quelli citati finora. Rimasto famoso anche per quanto è disturbante e per come mette in scena situazioni inaspettate pescando dall’immaginario stregonesco, generò parecchie controversie – anche se fa decisamente meno paura rivisto oggi.