Mauro Repetto si esprime sulle incomprensioni tra Max Pezzali e Claudio Cecchetto, e ammette sulla sua separazione dagli 883: “Non captavamo più le stesse note”
Visto il continuo successo di Hanno Ucciso l’Uomo Ragno, l’uomo del mistero Mauro Repetto, assente dalle scene per trent’anni, viene oggi riscoperto dal pubblico che è ansioso di sapere la sua versione su… tutto. A cominciare dalla lite tra Max Pezzali e il produttore Claudio Cecchetto, della quale dice: “Spero che un giorno facciano pace. Prima di diventare tre vecchi in carrozzina mi piacerebbe bere ancora una volta una Tennent’s rossa tutti insieme”.
Dei suoi ricordi sugli 883 ce n’è in abbondanza: “[Max] è stato il mio migliore amico in assoluto, non potrò mai avere un migliore amico come lui, è la persona a cui umanamente sono stato più legato. [Ma poi] tra me e Max sono cambiate le frequenze. Tra noi non si è rotto niente, la nostra amicizia rimane ancora forte, ma a un certo punto è arrivata questa chitarra con una nota distorta. Come se due radio improvvisamente si sintonizzassero su frequenze diverse: non captavamo più le stesse note“.