Les Votives cambiano registro e dal rock stereotipico passano al “pop” – più brit-pop nella fattispecie, in realtà – del classico di Harry Styles del 2017. Funziona, ma anche nel loro caso non trasmette nulla di nuovo o di originale; e poi ovviamente la performance vocale, per quanto buona, non è all’altezza di quella dell’ex-1D.
Voto: 7
Danielle – Lugano Addio
Danielle prosegue il suo percorso nella usuale dimensione cantautoriale classica italiana con questo brano di Ivan Graziani che gli consente di dimostrarsi ancora una volta parzialmente eccentrico, per così dire, ma con poco da dire o comunicare. Un altro concorrente del quale sembra ci sia ancora davvero da scoprire le vere potenzialità.
Voto: 7
Mimì – Something on Your Mind
La voce black di Mimì risalta stupendamente su questa canzone country del 1971, in un brano che finalmente la mette alla prova su un bel ritmo sostenuto e le dà modo di esprimere tutte le sue sfumature vocali con carisma e trasporto. Il segreto forse, nel suo caso, è smettere di assegnare ballad e puntare più sull’arrangiamento e meno sull’atmosfera.
Pablo Murphy si ostina a fare il MGK della situazione e a trasformare ogni sua cover in un pezzo pop punk di inizio millennio. Nessuno riesce a capire che il problema non sta tanto nel suo atteggiamento – semmai nella voce, davvero piatta – ma più che altro in queste chitarrine banali da festa delle medie, come dice Jake La Furia. Non funziona, è scontato e non convince.
Voto: 5
The Foolz – I Was Made for Loving You
Con questo gruppetto costituito da “i più belli d’Italia” ci si ostina a trasformare X Factor in un concorso di bellezza, ed è un po’ l’unica cosa da fare perché la loro versione del classico dei Kiss è tremenda. Quindi largo alle battute su quanto questi ragazzi sarebbero in grado di ingravidare chiunque solo con lo sguardo, perché del loro rock stonato (e qui lo è parecchio) ce ne facciamo poco.