Top 10 film nazionali censurati all’estero [LISTA]

Molto spesso capita che la distribuzione di un film incontri degli ostacoli con alcuni Paesi che ne bloccano l’uscita

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La censura nel cinema 

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Nel mondo del cinema e della televisione, la censura è un fenomeno sorprendentemente comune, con film e serie TV bloccati o limitati in alcuni paesi per motivi inaspettati. Questa pratica, spesso motivata da questioni culturali, religiose o politiche, rivela le complessità delle sensibilità delle varie nazioni. In questo articolo, esploreremo i film censurati e le ragioni che hanno portato i paesi a vietare scene specifiche o addirittura a sospendere la distribuzione in sala di dieci pellicole. 

1. Ritorno al futuro

Icona del cinema degli anni ’80, Ritorno al Futuro è stato e continua a essere uno dei film di fantascienza più belli mai realizzati, affrontando il tema dei viaggi nel tempo grazie alla mitica macchina DeLorean DMC-12 modificata dallo scienziato Emmett L. Brown, conosciuto come “Doc”. La pellicola non è solo un fenomeno culturale che ha segnato profondamente la storia del cinema, ma è anche entrata nell’immaginario collettivo di molti. Grazie alla regia di Robert Zemeckis, insieme a una sceneggiatura brillante e a un cast memorabile, il film è un mix di avventura, umorismo e nostalgia che continua a incantare generazioni, diventando uno dei franchise di maggior successo di sempre. 

Ma, nonostante questa premessa, il film durante la fase di distribuzione non ha avuto una strada facile, divenendo oggetto di censure da parte del governo cinese che lo vietò in tutti i suoi cinema. Secondo le autorità, infatti, si trattava di una enorme mancanza di rispetto nei confronti della storia e questo perché, viaggiare indietro nel tempo, implicava stravolgere e annullare la storia stessa.  

Il governo cinese purtroppo non si fermò solo a Ritorno al Futuro. L’ultima volta che un film con il tema dei viaggi nel tempo arrivò in sala fu Iceman Cometh (Ji Dong Qi Xia in cinese) con Yuen Biao e l’attrice Maggie Cheung nel 1989, lo stesso anno in cui il governo cinese ha schiacciato un movimento pro-democrazia guidato dagli studenti a Pechino.  

A partire poi dal 2011 tutti i film che presentavano tematiche come il fantasy, le storie mitologiche, superstizioni varie, la reincarnazione, contenenti lezioni morali ambigue o senza un pensiero positivo furono banditi dal mercato cinese, poiché ritenuti privi di significato e con una mancanza di rispetto alla tradizione, in grado di minare la cultura o distorcere la percezione della realtà.

ritorno al futuro2

2. Shrek 2  

Strano ma vero… anche Shrek 2 è stato oggetto di censure, stavolta in Israele! E il tutto a causa di un’incomprensione. 

La scena incriminata è quella in cui l’orco, in compagnia di Ciuchino, incontrano per la prima volta il Gatto con gli Stivali. Dopo che una palla di pelo rende inoffensivo il Gatto, Shrek lo prende per la collottola chiedendo all’asino cosa potrebbero farne di lui. Chiuchino risponde “Prendere quella spada e renderlo neutro, gli togliamo un po’ di pendaglia”. Chiaramente, l’intenzione è quella di castrarlo. 

Nella versione originale inglese la battuta è la seguente “Give him he Bob Barker treatment”. Ma, nella versione ebraica, la suddetta è stata modificata e successivamente tagliata a causa di un’offesa nei confronti del cantante israeliano David D’Or.  

La battuta faceva riferimento al cambio di voce del personaggio e fu interpretata come un insulto, costringendo alla rimozione del dialogo dal film. Fortunatamente la pellicola è tornata poi nelle sale a seguito della modifica della frase da parte della DreamWorks

Shrek 2
Created with GIMP

3. Il codice Da Vinci  

Il film di Ron Howard è stato censurato a causa dei contenuti controversi che trattano il cristianesimo e la figura di Cristo. Il Codice Da Vinci è stato vietato in vari paesi musulmani, tra cui Egitto e Libano, considerato blasfemo e offensivo per le sue interpretazioni religiose e portando a un divieto ufficiale. 

Tratto dal libro di Dan Brown, Il Codice Da Vinci contiene in alcuni passaggi una cospirazione della Chiesa Cattolica per coprire il presunto matrimonio avvenuto tra Gesù Cristo e Maria Maddalena, nascondendo la nascita del loro figlio. Alcuni gruppi cristiani protestarono contro l’uscita del film, considerandolo pericoloso. Questa enorme ondata di indignazione è stata alimentata nientemeno che dal Vaticano, che ha chiesto ai suoi fedeli di boicottarlo ritenendolo pieno di bugie. 

In Libano il film è stato sequestrato dalle autorità su richiesta del Catholic Media Centre libanese, mentre in Giordania e in Egitto il film è stato bandito perché danneggiava gravemente simboli religiosi cristiani e musulmani, mettendo in dubbio ciò che è scritto nei testi sacri del Vangelo e del Corano. 

Ian McKellen, interprete di Sir Leigh Teabing nella pellicola, ha risposto a queste censure dicendo che “Le persone sono per natura attirate dal mistero, ma quando questo mistero presuppone che tutto quello che la religione fino a oggi ci ha raccontato è una balla allora diventa un caso sensazionale. L’idea che per questo motivo il libro non debba essere letto, che è poi la linea ufficiale del Vaticano, credo sia semplicemente patetica”. 

il codice da vinci

4. La Bella e la Bestia 

Parliamo del live action targato Disney che ha subito delle censure in Malesia e in Kuwait a causa di una breve scena che accennava all’omosessualità. 

La scena di cui parliamo è ovviamente quella in cui il personaggio di Le Tont – in originale Le Fou, interpretato da Josh Gad – balla con Gaston, facendo intuire come egli sia infatuato del cacciatore. 

Il presidente del comitato di censura per il cinema in Malesia sia era detto favorevole alla distribuzione del film nelle sale solo se la scena in questione fosse stata rimossa dal film. In tutta risposta la Disney optò per sospendere completamente la distribuzione nei cinema della Malesia, appoggiando la comunità LGBTQ+.  

Il film La Bella e la Bestia è stato il primo lungometraggio Disney che vede nel cast un personaggio apertamente omosessuale. Questa scelta è stata presa dal regista Bill Condon che ha affermato la volontà della Disney di voler “mandare un messaggio a tutti i Pesi del mondo, secondo cui tutto ciò è normale e naturale”. 

josh gad

5. I Simpson – Il film 

Parliamo della famiglia animata più famosa d’America, I Simpson, nota per il suo humor dissacrante e satirico. Sin dagli albori, la serie ha subito restrizioni in diversi paesi per i suoi contenuti considerati provocatori. Oltre ad aver ricevuto delle critiche in patria per la loro rappresentazione della cultura americana, lo show è stato vietato in Cina, Myanmar e Venezuela per motivi molto differenti.  

In Cina, la censura è stata motivata dall’influenza culturale ritenuta troppo “occidentale”, mentre in Myanmar il cartone è stato bandito poiché i colori della pelle dei personaggi – giallo – e alcuni elementi di scena – rosso – erano associati ai movimenti ribelli anti-governativi. A causa dei colori quindi il film è stato vietato, poiché si è temuto che potesse risvegliare o stimolare dissenso politico. 

Anche in Venezuela, I Simpson hanno incontrato degli ostacoli: il governo ha vietato la sua trasmissione durante gli orari diurni, considerando inappropriato il suo umorismo per gli spettatori più piccoli. Questa misura ha portato alla sostituzione con altri programmi, come Baywatch, ritenuti più “adeguati”. In ciascuno di questi casi, I Simpson ha acceso dibattiti sull’influenza dei media e su ciò che è considerato “accettabile” nei vari contesti culturali. 

i simpson