Poteva mancare un lupo mannaro in questa lista? Certo che no, e per l’occasione riprendiamo la più famosa scena di trasformazione in licantropo, nonché la più raccapricciante, mai vista: in Un Lupo Mannaro Americano a Londra di John Landis, il personaggio di David (David Naughton) si tramuta con la luna piena dopo essere stato morso e il cambiamento nel suo corpo è sconvolgente e doloroso, realizzato con effetti speciali incredibili per l’epoca. Ancora oggi, difficile trovare un lupo mannaro più convincente!
Cheryl si trasforma in Evil Dead
“Jack di Fiori!”: chi sa, sa. Nel primo film della saga di Evil Dead di Sam Raimi (in Italia, “La Casa“) Cheryl è la prima a trasformarsi in uno dei famosi “deadite”, persone possedute da una essenza demoniaca che le tramuta in mostri letali semi-zombie. Anche in questo caso, nel film fino a questa scena non si sa quale pericolo affronteranno i protagonisti – tra cui il buon vecchio Ash Williams – e questo è il nostro primo incontro con i nemici della serie. Traumatico, inaspettato, paralizzante.
La testa di Regan si gira del tutto
L’Esorcista di William Friedkin è un film disturbante perché ci mostra la corruzione dell’innocenza – una bambina, Regan – nella maniera più agghiacciante possibile. Posseduta dal demone Pazuzu, cerca di trasmettere la sua malignità e di respingere i tentativi di cura con atti sconvolgenti. Il più famoso: la sua testa si gira sul collo a 180 gradi, in maniera completamente innaturale. In realtà la scena non è tanto spaventosa quanto per esempio quella della “camminata da ragno”, ma è rimasta una delle più iconiche del film.
Rosemary vede suo figlio
Il finale di Rosemary’s Baby è uno dei momenti più traumatici nella storia del cinema horror – che, in questo gioiello di Roman Polanski, si sta nel 1968 appena approcciando alla sua fase moderna – perché rappresenta il culmine di un crescendo di tensione e orrore che la protagonista (Mia Farrow) ci trasmette appieno nel suo avvicinarsi alla culla in cui si trova suo figlio, suo e… del demonio. E abbiamo più paura di lei a vedere cosa c’è dentro quella culla.
Norman uccide Marion sotto la doccia
Tutti conoscono questa scena: non occorre essere esperti di cinema e neanche forse aver visto il film. Quando Norman Bates, travestito da sua madre (non vediamo il suo volto) scosta la tendina della doccia e assassina la povera donna con le pugnalate accentate dai “colpi” orchestrali di Bernard Herrmann, il cinema – non solo horror – cambia per sempre. Alfred Hitchcock sconvolge gli spettatori legando intimità e morte, mettendo in scena un omicidio misterioso dal movente inimmaginabile e svelando le nuove paure di una modernità malata.