N!xau Toma apparve in un film comico del 1980 di grande successo, ma venne pagato pochissimo. Ecco perché: ci fu un motivo preciso
N!xau Toma fu un attore nativo della Namibia che nel 1980 prese parte al film comico The Gods Must Be Crazy, nel quale una tribù africana trova una bottiglia di Coca-Cola e si convince che trattasi di un dono degli dei. Il protagonista, Xi, si mette in viaggio per restituire la bottiglia, e alla sua avventura si uniscono diversi altri personaggi tra cui un biologo e una insegnante.
Attraverso varie peripezie il film mette in scena diverse situazioni comiche sullo sfondo dell’ambientazione africana. Girato in Namibia e in Botswana, è ambientato in Sudafrica e ai tempi divenne il più visto e famoso film sudafricano; ma fu anche criticato per ignorare la situazione creata nel paese dall’Apartheid e per la rappresentazione dei nativi africani.
Un aneddoto famoso riguarda la paga per l’attore protagonista: essendo N!xau nativo della Namibia, appartenente al popolo San (un tempo detti “boscimani”) e cresciuto in una economia dedita alla caccia e alla raccolta, egli non conosceva né comprendeva il valore del denaro. Quando il regista Jamie Uys gli diede l’equivalente di 300 dollari per i primi 10 giorni di lavoro sul set, Toma lasciò che le banconote volassero via col vento.
Ben poco rispetto agli incassi stratosferici del film, che raggiunsero i 90 milioni di rand e con il tempo arrivarono a 1,8 miliardi. In seguito, tuttavia, Toma venne pagato 100 dollari al mese dopo la fine delle riprese e 20mila dollari vennero aggiunti su un conto bancario a suo nome.
Nel 1989, quando venne il momento di girare il sequel, riuscì a negoziare un accordo ben più vantaggioso, per diverse centinaia di migliaia di dollari. Di quei soldi però sembra non fece mai granché se non costruire una casa di mattoni con elettricità e acqua corrente per la sua famiglia, e comprare una macchina e un autista. Forse potremmo imparare qualcosa da lui, che dite?
Fonte: UNILAD
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