Halloween: perché il cult di John Carpenter è perfetto per il 31 ottobre

Halloween
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Halloween di John Carpenter rimane uno dei migliori horror di sempre a distanza di quasi cinquant’anni. Ecco perché è un film che non stanca mai, e perché un rewatch la sera del 31 ottobre è d’obbligo

Halloween: un killer psicopatico a piede libero, alcuni teenager beatamente ignari che diventano i suoi bersagli, e la notte del 31 ottobre (del 1978) che presto si tinge di sangue. Michael Myers, l’essenza del male puro come definito dal dottor Loomis, è lo spettro delle paure di una nuova realtà in cui nessuno è più al sicuro.

La sua comparsa nella tranquilla cittadina di Haddonfield distrugge la quiete e l’innocenza di un’America che, nella sua quotidianità provinciale, è ancora immacolata. Qui non siamo al Bates Motel, né nella fattoria dei Sawyer e neppure in una grande città dove l’indice di criminalità è alto. Siamo in un luogo qualunque, dove vivono persone normali.

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L’apparizione di Michael Myers con la sua grottesca maschera, prima come stalker e poi come assassino, frantuma l’illusione di una vita senza paure e senza traumi. Il killer tormenta le sue vittime, le terrorizza, le segue e prende di sorpresa. Non vuole solo uccidere, vuole farlo con crudeltà ed efferatezza: chi poteva mai immaginare che esistesse tanto male?

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Eppure, gli anni in cui esce il film sono gli stessi in cui killer reali come Ted Bundy e John Wayne Gacy o anche Rodney Alcala perpetrano i loro veri omicidi. Quello che fa Michael fa paura perché è realistico, e lo si potrebbe sentire al telegiornale. La sensazione che lascia il film è che nessuno possa più davvero sfuggire a tanto male, da nessuna parte.

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John Carpenter, regista, ideatore del personaggio e sceneggiatore assieme a Debra Hill, viviseziona questa paura in scene da incubo in cui sembra che l’assassino possa nascondersi in ogni ombra e dietro ogni angolo. I teenager ingenui e indifesi nulla possono contro di lui, e solo la più sveglia Laurie (Jamie Lee Curtis) riesce a tenergli testa, se pur con crescente disperazione. Quello che non sa è che è solo l’inizio.

La maledizione di Michael Myers è destinata infatti a popolare gli incubi di tutti, dato che di quest’uomo mascherato (quasi) nulla si sa e nulla si può prevedere. L’essenza stessa di ciò che ci fa più paura, in forma antropomorfa, in un film che ha lasciato il segno con atmosfere, sequenze e musiche (sempre di Carpenter) iconiche e indimenticabili: il film perfetto per Halloween.

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