Coraline e la porta magica: l’horror d’animazione di casa Laika ritorna per Halloween [VIDEO]

Coraline
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In occasione del suo quindicesimo anniversario, il capolavoro di Henry Selick – Coraline e la porta magica – ritorna nelle sale italiane dal 31 ottobre al 3 novembre in versione rimasterizzata.

Coraline e la porta magica compie 15 anni: era il 2009 quando per la prima volta, accovacciandoci proprio come Coraline, attraversavamo con lei quella minuscola porta che ci avrebbe condotto all’interno del minaccioso universo immaginato dalla penna di Neil Gaiman e adattato per il grande schermo dal mitico Henry Selick.

Al diavolo i classici film d’animazione per tutta la famiglia con i loro toni infantili e le loro atmosfere accoglienti; Coraline non è niente che un bambino cresciuto a film Disney si sognerebbe mai di vedere: creature con dei bottoni al posto degli occhi, spettri che si nascondono al di là di uno specchio e un mondo terrificante dove nulla è quello che sembra.

Coraline Jones è una bambina di undici anni alle prese con la monotonia delle proprie giornate, scandite da vicini di casa terribilmente irritanti, cene a base di nauseanti poltiglie di verdura e un paio di genitori austeri che non fanno altro che ignorarla; non le resta che ricorrere alla propria fantasia e immaginarsi un mondo nel quale non esistono la noia e i divieti, ma solo il divertimento e l’attenzione costante da parte di chi le sta intorno; insomma, un mondo fatto all’uncinetto su misura per lei.

Si tratta di quella vita che, almeno una volta, qualsiasi bambino si è ritrovato a desiderare, ma anche che, dietro alle tante promesse di felicità eterna, nasconde delle crepe. «Fa attenzione a ciò che desideri!» recitava lo slogan promozionale del film e, in effetti, a fantasticare troppo si rischia di perdere di vista la realtà, quasi come se gli occhi venissero coperti da un paio di bottoni.

Coraline e la porta magica non si limita semplicemente a ribaltare la concezione disneyana che vede nella fantasia un mezzo con il quale è possibile evadere dalla banalità del mondo reale, ma arriva anche svelarne gli aspetti più intimi e terrificanti: i desideri infantili  di Coraline finiscono per dare forma a un inquietante distopia, dove tutto è più bello e colorato rispetto alla realtà, ma è solo una trappola.

Coraline e la porta magica è un’opera folle: a metà tra il fiabesco e il gotico, il film di Selick affronta dei temi riconducibili alla narrativa di formazione per ragazzi e li mescola alla componente horror del romanzo di Gaiman, che qui viene esasperata. Magari, il fattore “cartone animato” potrà trarre in inganno i genitori più disattenti, ma Coraline racconta una storia spaventosa che, per certi versi, ricorda un po’ la fiaba di Hänsel e Gretel, e non la versione che conosciamo tutti con il lieto fine, ma quella originale, dai toni decisamente più macabri.

Così come negli incubi peggiori, la regia di Selick è capace di colpire emotivamente lo spettatore attraverso un crescendo di atmosfere che, man mano che ci si addentra nell’oscurità del regno della fantasia, si fanno sempre più inquietanti. In questo senso,  anche il comparto visivo della pellicola gioca un ruolo fondamentale: attraverso la meravigliosa tecnica della stop motion, che rende il tutto meno familiare, e dunque più disturbante, i personaggi del film vengono animati inizialmente con delle movenze lente e quasi prolisse, che poi si trasformano in ritmi concitati e convulsi quando le cose cominciano a mettersi male.

Sembra quasi di assistere a uno di quei terribili spettacoli di marionette dove a un certo punto i fili si staccano e i pupazzi continuano a muoversi. Come se non bastasse, ogni inquadratura del film è piena zeppa di simbolismi e di dettagli nascosti, a volte davvero terrificanti, come il design delle mani scheletriche dell’altra madre, composte da una serie di spilli legati tra di loro (dopotutto, è lei che tesse le fila del mondo dei bottoni).

Insomma, Coraline e la porta magica è film unico nel suo genere, capace di assumersi la responsabilità di una morale profonda indirizzata ai ragazzi pur senza rinunciare a un registro espressivo horror e senza dubbio maturo. Se cercavate un film da vedere (o da rivedere) ad Halloween magari assieme ai vostri figli, direi che lo avete trovato.

Di Giuseppe Savoca

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