La saga Horizon è uno dei simboli della storia recente di PlayStation e Aloy è diventata una delle protagoniste più riconosciute fra i videogiocatori. Il capitolo d’esordio del 2017 ha sancito un sorprendete cambio di traiettoria da parte degli sviluppatori di Guerrilla Games che, dopo aver raggiunto la notorietà con Killzone, si sono cimentati nel genere dell’avventura in terza persona dando alla luce Horizon Zero Dawn.
Dopo quasi otto anni ed un sequel all’attivo, PlayStation ha annunciato il remaster del primo capitolo della saga che arriverà sugli scaffali il 31 ottobre. Lo studio olandese Nixxes, elemento chiave della scuderia Sony che ha già portato diverse esclusive PlayStation su PC, si occuperà del progetto e adatterà la prima avventura di Aloy all’ultima generazione di console.
Perchè un’altra Remaster?
Sappiamo che ve lo state chiedendo. Perchè sviluppare una remaster di Horizon Zero Dawn quando il gioco originale funziona benissimo sia su PS5 che su PC? Sarebbe inutile girare intorno alla questione che è nella mente della maggior parte dei giocatori quindi affrontiamola subito.
Era necessario avere un Horizon Zero Dawn Remastered? Assolutamente no. Esistono aspetti di questa remaster che potrebbero convicere anche i più scettici? Certo che si.
Innanzitutto Horizon Zero Dawn Remastered non verrà venduto a prezzo pieno, bensì a 49,99€. Chi è già in possesso della versione originale inoltre dovrà sborsare soltanto 9.99€ per l’upgrade e questa ci sembra una decisione che è giusto evidenziare.
Spesso si accusano le case di produzione di effettuare queste operazioni soltanto per lucrare su titoli con un a fanbase già stabilita e anche noi abbiamo sottolineato questa tendenza in passato. Stavolta però c’è l’intento di rendere disponibile questa remaster a una fetta di appassionati più ampia, segno che il team alle spalle del progetto è orgoglioso del suo operato.
Nixxes ha effettiviamente migliorato diversi aspetti di Horizon Zero Dawn, in primis il versante grafico. L’impatto scenografico è evidente già dai primi attimi e si può apprezzare il lavoro meticoloso del team, che è riuscito a migliorare una base ottima in partenza. Horizon Zero Dawn era, già nel 2017, un videogioco esteticamente molto piacevole ma i piccoli accorgimenti sull’illuminazione degli ambienti e sui movimenti della vegetazione regalano un colpo d’occhio veramente mozzafiato.
I modelli dei personaggi sono ritoccati per adattarsi agli standard di PlayStation 5 e qui il salto di qualità è piuttosto evidente. Il personaggio di Aloy naturalmente è quello che ha ricevuto le maggiori attenzioni e le sue espressioni facciali sono spaventosamente fedeli soprattutto nei dialoghi.
Molte cutscene infatti sono state modificate ed è possibile apprezzarlo già dalle prime ore del gioco, che ne contiene in abbondanza. Le uniche sbavature in questo ambito sono quelle presenti nei modelli dei personaggi durante il gameplay. Spesso ci siamo imbattuti in errori grossolani che, seppur non minino l’esperienza di gioco, saltano all’occhio se si valuta un upgrade grafico.
Troppe volte infatti capita di osservare i vestiti e le armature dei personaggi passare attraverso i loro corpi, creando quell’effetto clipping che risulta fuori luogo in un prodotto del genere. La fedeltà grafica di questa remaster rasenta la perfezione ed è per questo motivo che le imperfezioni che sarebbero tranquillamente perdonabili in un altro titolo qui si notano immediatamente. È un difetto minimo ma è comunque una piccola macchia su una tela immacolata e non abbiamo potuto fare a meno di notarla.
Novità, opzioni e accessibilità
Essendo un titolo sviluppato principalmente per PlayStation 5, Horizon Zero Dawn Remastered sfrutta pienamente l’hardware a disposizione. Il DualSense viene messo a servizio del gameplay e riesce ad immergerci meglio nell’azione. La funzione di haptic feedback è integrata perfettamente nell’uso dell’arco di Aloy e il ritorno sensoriale garantito dal pad di casa Sony fornisce alla remaster una marcia in più rispetto al titolo originale.
Alcune funzionalità che sono state aggiunte aiutano il titolo ad essere accessibile ad una fetta di pubblico più ampia. È stata inclusa, ad esempio, la possibilità di attivare un segnale uditivo e una vibrazione quando si passa vicino ad un oggetto da raccogliere. Un piccolo accorgimento che può fare comodo ai giocatori con difficoltà visive.
Horizon Zero Dawn Remastered può essere giocato in modalità performance o grafica ma personalmente vi consiglio la seconda. Il lavoro sui particolari del mondo di gioco effettuato da Nixxes vale la pena di essere apprezzato e non lo sacrificherei per qualche FPS in più.
Se siete già in possesso del gioco su PlayStation 4 sappiate che esiste l’opzione di trasferire i salvataggi direttamente dal menù principale, una feature sorprendentemente comoda e sottovalutata in passato. Questa opzione dovrebbe essere adottata in qualsiasi remaster di questo tipo in futuro, è una miglioria semplice e senza alcuna conseguenza svantaggiosa.
Horizon Zero Dawn è un ottimo videogioco che tutti i fan di PlayStation dovrebbero provare e che persino chi non ama propriamente questa forma d’intrattenimento potrebbe apprezzare. La remaster, seppur non necessaria, migliora in modo tangibile il gioco originale. È perfetta per chi ha amato il primo capitolo della serie e non lo rivisita da tanto tempo e potrebbe essere una buona scusa per convincere chi non l’ha mai provato.
L’upgrade a 9,99€ è una mano tesa nei confronti dei fan e se questo è il compromesso che Sony vuole offrirci, in questo caso direi che lo possiamo accettare.