Ibrido scimpanzé/umano creato in laboratorio e poi soppresso: l’allucinante esperimento

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Credits: Wikimedia Commons / DANIEL DORKO / Hans Lucas / AFP via Getty Images
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L’esperimento avrebbe avuto luogo in Florida 100 anni fa: sembra fantascienza

Il racconto di questo esperimento sembra una storia del nostro buon vecchio H.P. Lovecraft, ma secondo un tal Gordon Gallup, psicobiologo, sarebbe realtà. Costui è un ricercatore celebre, noto per aver stabilito negli anni ’70 come diverse specie di scimmie e altri animali siano in grado di riconoscere sé stessi guardandosi allo specchio.

Gallup sostiene che in un laboratorio ad Orange Park in Florida, nel quale ha in seguito lavorato, sarebbe stato creato negli anni ’20 del ‘900 un ibrido scimpanzé/umano, definito in inglese “humanzee” (da human/chimpanzee). L’esemplare sarebbe tuttavia stato soppresso poco dopo la nascita dagli stessi scienziati, terrorizzati da quello che avevano fatto.

“Hanno inseminato una femmina di scimpanzé con seme umano da un donatore segreto, e dichiarato che non solo la gravidanza sia avvenuta ma che sia giunta alla fine e risultata nella nascita di un essere vivente. Ma nel giro di giorni o settimane, [i ricercatori] hanno cominciato a considerare le implicazioni morali ed etiche, e l’infante è stato sottoposto ad eutanasia”, ha rivelato Gallup a The Sun.

Si sa che esperimenti del genere sono stati tentati anche altrove: dallo scienziato sovietico Ilya Ivanov, per esempio; o in Cina, dove un tentativo in questa direzione coinvolgente il ricercatore spagnolo Juan Carlos Izpisúa Belmonte è stato annullato all’ultimo momento. E se pensiamo anche a un romanzo – per quanto con sottotesto satirico – dell’epoca quale Cuore di Cane di Bulgakov, l’idea non ci pare così bislacca.

Perché realizzare un ibrido del genere? Lo scopo sarebbe, al di là della pura curiosità scientifica sulla riuscita dell’esperimento, studiare la crescita degli organi creati in laboratorio; cosa che, essendo nel caso delle scimmie molto simili a quelli umani, potrebbe tornare utile per la ricerca medica e in molti altri campi.

Di fatto, embrioni di scimmie (non-ibridi) vengono cresciuti nei laboratori esattamente con questo scopo, fuori dall’utero, e alcuni pare siano riusciti a sopravvivere fino a 25 giorni. Non sappiamo quanto e se questi esperimenti siano più o meno etici di quello dell’ibridazione, ma le scimmie hanno sempre un ruolo nelle ricerche biologiche di varia natura: basti pensare a quelle di Neuralink.

Fonte: UNILAD, The Sun

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