GreedFall 2: l’early access tra pregi e difetti

Un potenziale infinito

GreedFall 2
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GreedFall 2 è la nuova fatica degli sviluppatori di The Technomancer e Steelrising (e ovviamente il primo GreedFall) e porta con sé notevoli aspettative. Gli Spiders, gruppo con sede a Parigi, ha sperimentato diverse forme di GDR cercando di plasmare i propri giochi secondo una forma peculiare. La ricerca di una propria essenza, di un ingrediente che renda il proprio piatto buono e diverso dagli altri, è forse la cosa più difficile da ottenere per chi lavora nell’intrattenimento e nell’arte. GreedFall 2 vuole essere l’evoluzione di questa filosofia.

Il setting del primo gioco era sicuramente azzeccato e tendenzialmente ancora poco sfruttato dal grande panorama videoludico. Dopo il discreto successo ricevuto siamo corsi a provare il seguito in early access cercando di capire quali evoluzioni avessero apportato al sequel. Ci aspettavamo un titolo con una componente GDR ancora più marcata e che abbandonasse in parte il sistema action visto in Steelrising a favore di un qualcosa di più tattico e ragionato. Le aspettative sono state rispettate.

Dalla creazione del personaggio all’azione

Partiamo dal presupposto che il gioco in questione è in early access e, come già visto in passato, spesso e volentieri il titolo finale risulta decisamente diverso. Partiamo subito con la creazione del personaggio in uno stile ormai marchio di fabbrica degli Spiders. Il ritratto del nostro personaggio risulta al momento molto scarno, con poche scelte e per la maggior parte decisamente evitabili. Siamo sicuri però che nel gioco finale questa componente sarà decisamente più ricca, d’altra parte in SteelRising era decisamente buona.

Nelle prime ore di gioco GreedFall 2 ci introduce i personaggi principali e ci spiega com’è la situazione geopolitica del momento. Proprio come Red Dead Redemption 2 anche questo secondo capitolo è in realtà un prequel con fatti che si svolgono 3 anni prima del primo capitolo. Personificheremo un personaggio autoctono dell’isola di Teer Fradee. Il villaggio del protagonista sarà infatti minacciato dalla presenza dei colonizzatori e noi, insieme a 2 compagni di viaggio, dovremo risolvere alcuni problemi dovuti ai nuovi vicini di casa.

Tramite la lotta o la diplomazia si potranno superare alcuni ostacoli che ci porteranno infine alla chiusura di un grosso, enorme, tutorial di gioco. Tutta la prima parte sarà infatti uno strumento per mettere a proprio agio il giocatore con il nuovo sistema di combattimento. Come già anticipato quest’ultimo sarà ancora più cadenzato e più tattico rispetto al predecessore.

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Una tattica da rivedere

L’esperienza sul versante action degli Spiders con SteelRising poteva far pensare che il team iniziasse a propendere per nuovi giochi più orientati all’azione. Con GreedFall 2 hanno invece cercato una strada ancora più GDR, rallentando il ritmo anche rispetto al primo capitolo e anche rispetto a The Technomancer. Le poche abilità ricevute a inizio gioco e il ritmo più blando rendono però il sistema forse più piatto.

Vedendo i vari alberi di abilità, non proprio intuitivi dato che ci sono dei piccoli potenziamenti poco visibili, sicuramente questo sistema prenderà una forma più concreta verso le battute finali del titolo nel momento in cui il giocatore potrà sbizzarrirsi con diverse abilità e tattiche. Durante il lungo incipit però ci siamo ritrovati a sfruttare sempre il medesimo giro di abilità con i 3 personaggi.

Vero che il gioco cerca in ogni modo di farti provare diversi approcci, dallo stealth all’assalto frontale, da folti gruppi di nemici a singoli miniboss, ma il risultato è quello di utilizzare le poche abilità in sequenza e aspettare che questo finiscano il loro ciclo di cooldown. Probabilmente, pur mantenendo questo schema tattico, il gioco avrebbe bisogno di una spinta semplicemente sul versante velocità dando modo ai protagonisti di muoversi più velocemente sul campo di gioco. Anche l’HUB avrebbe bisogno di una sistemata dato che quello del precedente titolo sembrava più congeniale.

Il colpo d’occhio e le animazioni

Proprio come i precedenti titoli possiamo trovarci spesso di fronte a panorami molto belli e curati per poi ritrovarsi in level desing più datati e meno ispirati. Al momento il gioco sembra soffrire di una cura tecnica non troppo eccellente ma si nota che i margini di miglioramento siano decisamente presenti. A livello puramente grafico una cura maggiore sulla componente luminosa e un aggiustaggio generale alla palette di colori potrebbe far sì che il colpo d’occhio migliori notevolmente. Siamo anche in questo caso fiduciosi che il prodotto finale risulterà ben più curato dato che il team di sviluppo ha già di mostrato di fare meglio sotto questo aspetto.

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Siamo un po’ più preoccupati per le animazioni. Sia i volti dei personaggi che i movimenti durante l’azione sembrano ancora ancorati alla generazione passata. Se quindi a livello puramente grafico ci saranno notevoli miglioramenti, sotto questo aspetto abbiamo ben più di un dubbio. I personaggi risultano ancora molto statici durante i dialoghi mentre i movimenti sulla mappa e sul campo di battaglia sono decisamente legnosi. Un problema relativo che non inficia la bontà di tutto il resto dell’opera ma che però salta velocemente all’occhio e può andare un po’ in contrasto con i bei fondali.

GreedFall 2 nel passato ma non troppo

Al di là dell’aspetto tecnico che sicuramente vedrà una rinfrescata al momento dell’uscita, c’è da spendere una parola riguardo il setting del gioco. In GreedFall 2 impersoneremo un nativo che vedrà la propria terra piegarsi agli usi scellerati dei nuovi vicini di casa. Senza troppo girarci intorno e senza provare neanche a nasconderlo velatamente, l’analogia con i nativi americani e i conquistadores europei è decisamente palese.

Oltre a utilizzare, mischiandolo e immettendolo in un mondo fantasy, un periodo storico decisamente poco usato nei videogiochi, questo può portare notevoli spunti narrativi che si legano sicuramente al passato ma anche a tristi realtà contemporanee. L’invasore che ruba le risorse di un popolo è purtroppo cosa nota ma, come già visto durante l’early access, GreedFall 2 mette in risalto sia le crudeltà di queste dinamiche (che sfociano ovviamente in un circolo di odio senza fine) che le varie sfumature di grigio nel mettere umanità e disumanità nello stesso calderone.

I ragazzi parigini hanno quindi tra le mani un prodotto dal potenziale decisamente enorme. Secondo il nostro parere basterebbe veramente qualche rifinitura sul sistema di combattimento, il numero di abilità passive e soprattutto attive, e una piccola rinfrescata tecnica per avere tra le mani un signor GDR con la G maiuscola.

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