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The Devil’s Hour è una serie di due stagioni (e rinnovata per una terza): i 5 episodi della seconda sono disponibili dal 18 ottobre su Prime Video.
The Devil’s Hour: la recensione delle prime due stagioni
La nostra recensione di The Devil's Hour, l'avvincente e inquietante serie thriller con Peter Capaldi
La fantascienza e l’horror sono i generi che non smettono mai di rigenerarsi e di specchiarsi nel presente, nelle incrinature esistenziali, nei coni d’ombra del presente e degli stati d’animo più intimi.
The Devil’s Hour, ideata da Tom Moran, si colloca a metà strada tra i due mood: ed è uno di quei prodotti che non lascia scampo allo spettatore, né respiro: anzi, è una serie che chiede sempre di più e anche la massima attenzione, a pena di restare fuori dalle sue spire narrative.
La trama: il misterioso Gideon viene arrestato, e chiede al detective Dillon di parlare con Lucy Moran. Ben presto, entrambi scopriranno che l’uomo non solo è il colpevole del crimine su cui il poliziotto sta investigando, ma è anche al centro di un enigmatico insieme di linee temporali e “sliding doors” di difficile comprensione per tutti. Ma Lucy dovrà stare al suo gioco, perchè è coinvolto anche suo figlio Isaac… e la realtà della sua stessa esistenza.
Ma a che prezzo dovrà seguire Gideon?
The Devil’s Hour: chi e’ chi?
Perché prima di tutto, The Devil’s Hour è un enigma nell’enigma: i sei episodi della prima stagione non solo partono in medias res, ma riescono ad affascinare chi guarda nonostante niente sia chiaro.
È un classico british noir? È una serie di vittime marginalizzate? Una storia dell’orrore che si avvinghia al paranormale? La trama parte dal confronto tra Lucy Chambers (Jessica Raine) e Gideon (Peter Capaldi), uno di fronte all’altra ad un tavolo, per poi allontanarsi da quel momento e allargare e restringere sempre di più il campo di osservazione, slittando in avanti e indietro nel tempo (e non solo).
Quando poi lo spaesamento di non capire a cosa si sta assistendo svanisce, perché capiamo che Gideon è stato arrestato e in qualche modo Lucy è coinvolta nel caso investigativo seguito dal detective Dillon (Nikesh Patel); è quello il momento in cui le tante linee narrative apparentemente scollegate iniziano vagamente ad intrecciarsi e anzi a sovrapporsi, sostituendo ai primi interrogativi altre domande.
Una sceneggiatura di ferro
The Devil’s Hour è senza dubbio figlia di Steve Moffatt (il geniale sceneggiatore di Sherlock e Inside Man, altri due show a lunga percorrenza, qui solo produttore) per quanto riguarda ambizione e complessità: ma è di certo una serie che riesce ad essere originale ritagliandosi una sua identità pur inserendosi in un determinato filone fanta-thriller. Perché i cerchi concentrici che partono dal motore immobile che è il misterioso Gideon (con lo sguardo magnetico e pauroso di Capaldi) si reggono anche sulla descrizione dei caratteri, sulle interrelazioni personali, su uno stratificato gioco di specchi che non lascia tregua.
E se la prima stagione era brillante, questa seconda riesce ad essere ancora meglio sotto ogni punto di vita, toccando punte di genialità: a partire dal suo essere contemporaneamente sequel e prequel della prima (…), e nello stesso tempo di non sfiancare lo spettatore con un continuo gioco del gatto con il topo, ma anzi divertendolo grazie ad una struttura drammaturgica disseminata di trappole logiche e di senso ma senza mai un buco di sceneggiatura.
Al punto di non essere mai stanchi dei suoi enigmi: e di aspettare la terza, annunciata stagione di The Devil’s Hour con ancora più trepidazione.
L’avete vista?
The Devil’s Hour: il cast
Jessica Raine: Lucy Chambers
Peter Capaldi: Gideon Shepard
Nikesh Patel: Ravi Dhillon
Alex Ferns: Nick Holness
Phil Dunster: Mike Steves
Meera Syla: Ruby Bennet
