Il Sindaco di Avetrana chiede la sopensione della serie

Antonio Iazzi, sindaco di Avetrana, ha chiesto la sospensione della serie dedicata all'omicidio di Sarah Scazzi

Avetrana - Qui Non è Hollywood, recensione
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Avetrana – Qui non è Hollywood fa già molto discutere

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Il prossimo 25 ottobre arriverà su Disney Plus Avetrana – Qui non è Hollywood, serie tv nostrana che racconterà la famigerata storia dell’omicidio di Sarah Scazzi (qui la nostra recensione). Il comune della provincia di Taranto non è assolutamente felice di questa produzione e anzi, ne chiede al sospensione. In una nota del sindaco Antonio Iazzi si legge infatti che

la comunità ha da sempre cercato di allontanare da sé i tanti pregiudizi dettati dall’omicidio, dal momento che la tragedia destò sgomento nella collettività. La serie rischia invece di determinare prescindendo anche dal contenuto che al momento si ignora un ulteriore attentato ai diritti della personalità dell’Ente comunale accentuando il pregiudizio che il titolo già lascia presagire nel catapultare l’attenzione dell’utente sul territorio più che sul caso di cronaca”, scrivono dal Comune.

I dubbi e le perplessità della comunità avetranese, recepite dal pool difensivo sembrano da ultimo avvalorate dalla recensione del film, pubblicata sul portale della Fondazione Ente dello Spettacolo, che rimanda all’idea di ‘un’Italia oscura e spaventosa abitata da mostri della porta accanto. Una porta verso gli inferi dai quali non si fa ritorno’, ambientata ‘tra terre riarse, strade abbacinanti per il sole, tristi bar centri di incontri serali’ che tende a far ‘rivivere un mondo di provincia chiuso e asfissiante guidato da una cattiveria che segna senza via di scampo relazioni, amicizie e parentele’

La nostra comunità merita rispetto e una giusta connotazione – conclude il sindaco di Avetrana. Ricordiamo che nel luglio del 2022, con atto ufficiale della Regione Puglia, Avetrana è stata riconosciuta ‘Città d’Arte’ e inserita nell’Elenco regionale dei comuni ad economia prevalentemente turistica Città d’arte. A ciò si aggiungano l’accoglienza, l’ospitalità, la generosità e altre peculiarità che da sempre caratterizzano la stessa cittadinanza”

Nel ricorso depositato dal pool difensivo, composto dagli avvocati Fabio Saponaro, Stefano Bardaro e Luca Bardaro, si evidenzia inoltre che

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risulta indispensabile visionarla in anteprima al fine di appurare se l’associazione del nome della cittadina all’adattamento cinematografico susciti una portata diffamatoria rappresentandola quale comunità ignorante, retrograda, omertosa, eventualmente dedita alla commissione di crimini efferati di tale portata, contrariamente alla realtà

Che ne pensate? Guarderete Avetrana – Qui non è Hollywood?