Come finisce Woman of the Hour di Anna Kendrick? Ecco la nostra interpretazione delle ultime scene di questo thriller imperdibile
Woman of the Hour è il film Netflix che rappresenta il debutto di Anna Kendrick come regista – e nella doppia veste di protagonista – e racconta la storia vera dell’apparizione del serial killerRodney Alcala allo show televisivo The Dating Game, su ABC nel 1978, nel mezzo delle sue varie uccisioni.
Cheryl, la ragazza e aspirante attrice assunta come “premio” da vincere per i tre scapoli in gara, tra cui Alcala, è una persona intelligente e ambiziosa che vuole mostrare le sue doti, e nel farlo prende in giro i meccanismi sessisti del programma e la dabbenaggine degli scapoli, rimanendo tuttavia affascinata dalle risposte puntuali e acute del numero 3.
Peccato che si tratti proprio del killer, le cui gesta letali ci vengono mostrate in vari flashback in una narrazione alternata. Così nel momento in cui Rodney e Cheryl escono insieme noi spettatori sappiamo benissimo chi è lui, e cosa rischia lei. La ragazza se ne rende conto suo malgrado quasi troppo tardi, e a quanto pare si salva per un semplice colpo di fortuna.
Disillusa dalla vita di Hollywood e dal mondo dello spettacolo, nonché traumatizzata dal suo incontro con il killer – che pure non ha avuto il tempo di svelarsi tale – Cheryl lascia la città e rinuncia al suo sogno di attrice, comprendendo che fingere di essere qualcuno che non è, in ogni senso, non è una cosa che fa per lei.
Nel frattempo assistiamo anche ai vani sforzi di Laura, una ragazza del pubblico che ha riconosciuto il killer nello studio televisivo, per denunciarlo. Le autorità sembrano disinteressate, e in chiusura ci viene detto che parecchie segnalazioni erano già state fatte negli anni contro Alcala.
Alla fine è la ragazza hippie scappata di casa, Amy, a denunciare Rodney. Dopo essere stata violentata e brutalizzata, intelligentemente lo inganna facendogli credere di aver “apprezzato”, per poi scappare alla prima occasione e chiamare la polizia. Rodney vuole che qualcuno capisca queste sue “pulsioni” violente, e si fida di Amy perché è quello che forse ha sempre cercato: cosa che segna la sua condanna.