Le 10 campagne marketing per il cinema più geniali di sempre [LISTA]

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8. Mission Impossible Protocollo fantasma – Lo stunt mozzafiato di Tom Cruise

Quando si parla di Tom Cruise, non si può fare a meno di pensare alle sue straordinarie performance, non solo sul grande schermo, ma anche nelle sue acrobazie reali che hanno portato i limiti del cinema d’azione a nuovi livelli. Nel 2011, in occasione della promozione di “Mission: Impossible – Protocollo Fantasma”, la quarta pellicola della popolare saga di spionaggio, Cruise ha fatto parlare di sé non solo per il film, ma anche per un’impresa che ha sorpreso il mondo intero: l’attore ha infatti scalato il Burj Khalifa, l’edificio più alto del mondo, mostrando ancora una volta il suo impegno nel girare le scene d’azione senza ricorrere a stuntman.

Una delle scene più iconiche di “Mission: Impossible – Protocollo Fantasma” vede Ethan Hunt, il personaggio interpretato da Cruise, scalare il Burj Khalifa, la mastodontica torre di Dubai, alta 828 metri. Anche se la scena era parte integrante della trama, l’attore ha deciso di compiere l’acrobazia di persona, senza controfigure.

Questa acrobazia non solo è diventata uno dei punti salienti del film, ma è stata anche un brillante elemento della strategia di marketing. Pochi attori di Hollywood sono noti per compiere personalmente acrobazie così pericolose, e questo ha contribuito a creare un’ondata di curiosità e ammirazione intorno al film, rendendo la sua uscita un evento molto atteso.

Durante la promozione, furono diffuse immagini e video di Cruise appeso alle pareti di vetro dell’edificio, senza apparentemente nessun sostegno visibile, suscitando grande scalpore tra i fan e i media.

Il film incassò oltre 690 milioni di dollari a livello globale, diventando uno dei capitoli più remunerativi della saga. Questa acrobazia ha anche stabilito un nuovo standard per i film d’azione, spingendo altri attori e registi a cercare modi sempre più estremi e realistici per sorprendere il proprio pubblico.

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It – I palloncini rossi che invadono la città

È nel 1986 che il famoso pagliaccio Pennywise fa la sua comparsa al grande pubblico. Il terrificante clown demoniaco, che nel corso degli anni ha avuto tra i suoi interpreti Tim Curry e Bill Skarsgård, è stato annoverato come uno tra i pagliacci più spaventosi di sempre del cinema e della cultura popolare. Per la campagna pubblicitaria del remake di “It” (2017), i produttori hanno deciso di evocare uno degli elementi più iconici del film: i palloncini rossi usati da Pennywise.

Le strade di Sydney si riempirono così di palloncini legati ai tombini, richiamando la famosa scena del film in cui Georgie viene persuaso dal clown, mentre gioca per strada con la sua barchetta di carta, ad avvicinarsi sempre più al tombino, attirandolo con un palloncino. Questa trovata ha suscitato grande clamore sui social media, creando un legame immediato tra il simbolo del palloncino rosso e il film stesso, oltre a creare numerosi meme.

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Longlegs

L’ultima trovata che sta spopolando da alcuni giorni è legata al prossimo film in uscita “Longlegs”, diretto da Oz Perkins. Per promuovere il film, la casa di produzione e distribuzione Neon ha creato dei cartelloni pubblicitari con nient’altro che un numero di telefono (4586664355) che, se composto, riproduceva un messaggio preregistrato ed estremamente inquietante di Nicolas Cage come assassino che diceva “Aspetterò” se il numero era chiamato prima del rilascio, o cantando “Buon compleanno” se il numero era chiamato dopo.

Assieme a questo sono stati registrati e diffusi una serie di brevi video contenenti cifrari, una serie di immagini su Instagram, un sito web falso per i casi di omicidio nei film, con foto e dettagli del caso (sito web “thebirthdaymurders”) e un ARG (Alternate Reality Game) che richiedeva ai fan di utilizzare quanto sopra per risolvere enigmi e codici, al fine di ottenere le password per aprire i file scaricabili. Insomma, una genialità che ha richiesto l’intervento degli spettatori, permettendo fin da prima dell’uscita del film, di potersi addentrare dentro la storia.

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Le campagne pubblicitarie moderne non si limitano più alla semplice promozione dei film, ma mirano a coinvolgere il pubblico in modi unici e creativi, rompendo il confine tra realtà e finzione. Questi esempi mostrano come il marketing esperienziale e virale possa trasformare un film in un evento culturale, capace di generare discussioni, curiosità e, soprattutto, un pubblico entusiasta.

E voi, cosa ne pensate?

Di Agnese Giuffrida

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