Diddy: “È così potente. Tutti avevano paura di contraddirlo”

Sean "Diddy" Combs, accusato di traffico sessuale, resta potente anche in carcere, temuto e influente nell'industria musicale. Rischia l'ergastolo.

Diddy Getty Images
Diddy via Shareif Ziyadat/Getty Images
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Sean “Diddy” Combs, magnate della musica e figura di rilievo nell’industria dell’intrattenimento, continua a far parlare di sé nonostante la sua attuale detenzione. Il produttore musicale, oggi 54enne, è attualmente in custodia federale a Brooklyn, New York, a seguito di accuse federali che spaziano dal traffico sessuale all’associazione a delinquere.

Una fonte vicina alla vicenda ha riferito alla rivista statunitense PEOPLE che la sua influenza nell’industria dell’intrattenimento rimane forte anche dalla prigione. “È sempre stato una figura temuta, e lo è ancora oggi, anche se è dietro le sbarre”, ha dichiarato l’insider. Secondo la stessa fonte, molte persone nel settore hanno paura di opporsi a lui, riconoscendone il potere e l’autorità esercitata per decenni.

Negli ultimi giorni, la hotline per le vittime di abusi connessa a questo caso ha ricevuto migliaia di chiamate, segnalando l’attenzione che il caso sta attirando a livello nazionale. Inoltre, emergono dettagli anche sui debiti finanziari di Combs, con mutui che ammontano a 100 milioni di dollari per proprietà a Los Angeles e Miami recentemente perquisite dalle autorità.

Nonostante le pesanti accuse, Diddy mantiene la sua fama di figura astuta e influente, con relazioni consolidate all’interno dell’industria che, secondo la fonte, gli garantiscono ancora un notevole potere, anche dal carcere.

Il caso Diddy spiegato

Le accuse contro Diddy includono traffico sessuale e trasporto per prostituzione, con le autorità federali che hanno formalizzato l’incriminazione il mese scorso. L’artista ha finora respinto tutte le accuse, dichiarandosi non colpevole. Combs, il cui nome è stato a lungo associato a successi musicali e imprese imprenditoriali, ha visto negarsi la libertà su cauzione per due volte, mentre rischia una condanna all’ergastolo se giudicato colpevole.