Sauron: la storia e lore del Signore degli Anelli

In questo articolo approfondiremo il personaggio di Sauron, il Signore degli Anelli, la sua storia ed i suoi poteri.

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Sauron nella Seconda Era

Se la prima è l’era di Morgoth, la seconda è quella di Sauron.

La seconda era si apre con un lungo periodo di pace, in cui Sauron rimane nascosto ma non inattivo. In questo periodo, infatti, stabilisce il suo controllo su Mordor e inizia a a corrompere gli uomini dell’est. C’è un motivo se Sauron è chiamato, tra le altre cose, l’Ingannatore. Gli unici che non riuscì subito a controllare furono gli orchi orientali, semplicemente perché non potevano prendere sul serio la sua forma piacevole ma anche loro, infine, passarono sotto il suo controllo.

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Sauron appare come Annatar, scena scartata dal Ritorno del Re, Peter Jackson

Nell’anno 1200 della Seconda Era Sauron assunse l’aspetto di Annatar, Signore dei Doni, emissario dei Valar. Pur sapendo che gli uomini erano più facili da irretire, Sauron desiderava soggiogare gli Elfi perché più potenti. Qualsiasi immagine di Annatar ci mostra un elfo con almeno un barlume di cattiveria negli occhi, ma dobbiamo immaginarlo invece come un essere di magnificenza e splendore, tanto che solo i più saggi tra gli elfi (Elrond, Gil-Galad e Galadriel) rifiutarono di trattare con lui, pur non riuscendo a dedurne l’identità.

Sfortunatamente, Celebrimbor, il più grande artigiano e fabbro della sua era,e secondo solo a Feanor stesso per abilità, non era tra questi.

Annatar fu accolto dalla Gwaith-i-Mírdain, una gilda di mastri elfici che produceva oggetti di grande bellezza e potere. Insieme crearono 16 Anelli del Potere, che furono distribuiti agli uomini e ai nani. In segreto, Celebrimbor forgiò i tre anelli elfici, che Sauron non toccò mai: Narya, Nenya e Vylia. A sua volta, Sauron forgiò nell’anno 1600 IIE l’Unico Anello, il più potente, in cui infuse parte della sua stessa fëa (anima) per completare il potente incantesimo dell’Unico, legando il suo destino all’Anello.

Ash nazg durbatulûk, ash nazg gimbatul, ash nazg thrakatulûk, agh burzum-ishi krimpatul

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Annatar come appare in Shadow of Mordor

Non appena l’Anello fu creato, i possessori degli Anelli Elfici percepirono la malvagità di Sauron e si tolsero i propri. Non potendo sottometterli “con le buone”, Sauron andò con le cattive. La guerra tra Sauron e gli elfi fu lunga e violenta, e si risolse grazie all’intervento di una grande armata di Numenoreani che lo costrinse alla fuga, distruggendo quasi totalmente la sua armata.

Nonostante la massacrante sconfitta, Sauron si rifugiò nella Terra di Mezzo, dove i Numenoreani avevano solo colonie, e ricostruì il suo potere: in questa fase della Seconda Era quasi tutti gli uomini della terra di Mezzo lo veneravano, i Nazgul (qui il nostro approfondimento)furono rivelati e solo i tre reami Elfici del Lindon,Lothlorien e Granburrone gli resistevano.

L’errore di Sauron fu pretendere l’appellativo di “Re degli uomini”. Ar-Pharazôn, re di Numenor, che per arroganza non era secondo a nessuno, prese questo appellativo sul personale e salpò verso la Terra di Mezzo con un’armata tale che non solo non trovò alcuna opposizione durante la marcia, ma portò Sauron ad arrendersi e consegnarsi personalmente al Re di Numenor.

Come ho già detto, Sauron non è un guerriero. I suoi risultati furono tutti ottenuti con furbizia e inganno. Aveva capito che non avrebbe potuto sconfiggere Numenor con la forza, ma facendo leva sulle loro ambizioni e debolezze: da tempo i numenoreani erano diventati gelosi degli elfi, spaventati dalla morte e questo li rese vulnerabili all’Ingannatore.

Nel giro di pochi anni passò da ostaggio a fidato consigliere, venendo chiamato Zigûr, il saggio. Creò un culto di Melkor, di cui divenne alto sacerdote. Fece bruciare l’Albero Bianco di Numenor, rinnegare i Valar, e introdusse sacrifici umani (presi perlopiù dalle colonie, e il cui ricordo causò l’ostilità di quei popoli a Gondor fino alla III Era).

Riuscì a convincere il Re ad attaccare direttamente i Valar e la sacra terra di Valinor, violando l’editto che impediva ai Numenoreani di viaggiare verso l’Occidente. Ar-Pharazôn salpò contro Valinor con la più grande e splendida armata mai vista, ma Eru stesso intervenne: il mondo cambiò e Numenor venne spedita negli abissi, insieme alla forma fisica del Signore Oscuro.

“But Sauron was not of mortal flesh, and though he was robbed now of that shape in which he had wrought so great an evil, so that he could never again appear fair to the eyes of Men, yet his spirit arose out of the deep and passed as a shadow and a black wind over the sea, and came back to Middle-earth and to Mordor that was his home. There he took up again his great Ring in Barad-dûr, and dwelt there, dark and silent, until he wrought himself a new guise, an image of malice and hatred made visible; and the Eye of Sauron the Terrible few could endure.”
(Akallabeth)

Lo spirito di Sauron tornò a Mordor nel 3320 IIE e, incapace di assumere una forma piacevole, assunse un aspetto di potenza e terrore, sostituendo così Melkor come Signore Oscuro. Ma non tutti i numenoreani erano stati sterminati: Elendil, capo del gruppo fedele ai Valar, era fuggito ad aveva fondato i reami di Arnor e Gondor nella Terra di Mezzo.

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Sauron come appare nel “La Compagnia dell’Anello”, primo capitolo della Trilogia di Peter Jackson

Incapace di accettare che i suoi nemici fossero ancora vivi, Sauron attaccò preventivamente Gondor. Questo portò all’Ultima Alleanza tra uomini ed elfi, una guerra lunga dieci anni in cui, per rallentarne l’avanzata, il Signore Oscuro distrusse e bruciò i giardini delle Entesse.

Tuttavia, elfi e uomini erano inarrestabili, riuscendo addirittura ad assediare la stessa Barad-Dur. L’assedio durò sette anni, finché Sauron stesso fu costretto ad affrontare i nemici di persona.

Qui, occorre sfatare un fraintendimento: l’immagine che abbiamo, dovuta al meraviglioso film di Peter Jackson, è Isildur che, raccolta la lama spezzata del padre, taglia il dito di Sauron e lo sconfigge. Ma, ad ascoltare bene Elrond

“”Vidi l’ultimo combattimento sulle pendici dell’Orodruin, dove morì Gil-Galad e cadde Elendil, e Narsil si frantumo sotto di lui; Sauron in persona tuttavia fu sconfitta, ed Isildur gli tagliò l’Anello dalla mano con l’elsa della spada di suo padre e lo prese per sé”
(Elrond, Il Consiglio di Elrond, La Compagnia dell’Anello)

E, nell’Appendice B (Il Calcolo degli Anni:

Sauron sconfitto da Elendil e Gil-Galad, che periscono in combattimento. Isildur prende l’Unico Anello. Sauron scompare e gli schiavi dell’Anello svaniscono nelle ombre. Fine della Seconda Era.

e infine Gandalf, nel capitolo L’ombra del Passato, primo libro de “La Compagnia dell’Anello” (più evidente nella versione originale inglese)

It was Gil-galad, Elven-king and Elendil of Westernesse who overthrew Sauron, though they themselves perished in the deed; and Isildur Elendil’s son cut the Ring from Sauron’s hand and took it for his own. Then Sauron was vanquished and his spirit fled and was hidden for long years, until his shadow took shape again in Mirkwood.

(“Furono Gil-Galad, il Re elfico ed Elendil dell’Ovesturia a sconfiggere Sauron, pagando la vita quell’eroica impresa; fu così che Isildur, figlio di Elendil, s’impadronì dell’Anello tagliando il dito che lo portava. Lo Spirito dell’Oscuro Signore, completamente sopraffatto, fuggì via e rimase nascosto per lunghi anni, fin quando la sua ombra riprese forma nel Bosco Atro. )

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Il duello tra Sauron, Gil-Galad ed Elendil, Tom Romain

Isildur intervenne in un secondo momento, dopo che il Signore Oscuro era stato gravemente ferito, se non già sconfitto, da Gil-Galad ed Elendil, che pagarono con la vita il loro valore; è chiaro che l’Anello non gli venne strappato durante la battaglia, ma dopo.

La sconfitta fu comunque devastante per il fu Mairon, che rimase debole ed incapace di di riprendere forma fisica per lungo tempo.