Diddy, parla per la prima volta la madre: “Non è un mostro”

La madre di Diddy difende il figlio dalle accuse di traffico sessuale e violenza, definendo il caso un linciaggio pubblico basato su menzogne.

Diddy madre
Via PageSix e GettyImages
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La madre di Sean “Diddy” Combs, Janice Smalls Combs, ha rotto il silenzio per difendere il figlio, attualmente coinvolto in un complicato caso legale che lo vede accusato di traffico sessuale, associazione a delinquere e numerose denunce di violenza sessuale. In una dichiarazione rilasciata domenica tramite il suo avvocato, e riportata da Page Six, Janice ha espresso il suo dolore nell’assistere a quello che ha definito un “linciaggio pubblico” contro suo figlio.

“È straziante vedere mio figlio giudicato non per la verità, ma per una narrazione creata dalle bugie, ha affermato Janice, sottolineando come sia difficile vedere Diddy affrontare il giudizio pubblico prima ancora di avere la possibilità di difendersi legalmente. Ha evidenziato che “come ogni essere umano, mio figlio merita di avere il suo giorno in tribunale per poter presentare la sua versione dei fatti e dimostrare la sua innocenza.

Le accuse contro Sean “Diddy” Combs sono emerse a partire da un episodio del 2016, in cui delle riprese di sorveglianza avrebbero mostrato il musicista mentre aggredisce fisicamente l’allora fidanzata Cassie in un hotel. Janice ha ammesso che suo figlio, “come tutti”, ha commesso errori in passato, ma ha fermamente sottolineato che ciò non lo rende colpevole delle gravi accuse di cui è attualmente imputato. “Non sono qui per dipingere mio figlio come perfetto perché non lo è”, ha affermato. “Ha commesso degli errori in passato, come tutti noi.”

Accordi legali e ripercussioni

Nel novembre 2023, Cassie ha intentato una causa contro Diddy, accusandolo di stupro, traffico sessuale e ripetuti abusi fisici. La causa è stata risolta in via extragiudiziale nel giro di 24 ore, una decisione che Janice ha spiegato come una mossa strategica per evitare complicazioni legali ulteriori. “A volte, la verità e una bugia diventano così strettamente intrecciate che diventa terrificante ammettere una parte della storia, ha dichiarato. Ha aggiunto che questa scelta è stata utilizzata dalle autorità federali come pretesto per interpretare la risoluzione della causa come un’ammissione di colpa.

Janice ha poi denunciato che altre persone, vedendo la rapidità con cui la causa di Cassie è stata risolta, hanno avanzato accuse simili con l’obiettivo di ottenere un compenso economico. “Questi individui hanno visto la rapidità con cui il team legale civile di mio figlio ha risolto la causa della sua ex fidanzata, quindi credono di poter ricevere una rapida ricompensa accusando falsamente mio figlio”, ha affermato. Ha inoltre condannato tali accuse come “motivate da coloro che cercano un guadagno finanziario, non giustizia.”

Le accuse e la difesa

Il 16 settembre, Sean “Diddy” Combs è stato arrestato a Manhattan con accuse di associazione a delinquere, traffico sessuale e trasporto per prostituzione. Diddy ha negato tutte le accuse e si è dichiarato non colpevole.

Janice ha difeso il figlio, affermando che sebbene non sia sempre stato completamente onesto su alcune questioni, ciò non lo rende colpevole delle accuse ripugnanti contro di lui. Non essere del tutto schietto su una questione non significa che mio figlio sia colpevole delle accuse ripugnanti e delle gravi imputazioni mosse contro di lui”, ha detto. La madre ha citato casi storici in cui persone innocenti sono state ingiustamente condannate per crimini non commessi a causa di azioni passate che ne avevano compromesso l’immagine pubblica.

Ha anche criticato il governo federale per aver utilizzato quelle che considera bugie per perseguire suo figlio. “Il governo sta usando le bugie contro mio figlio per perseguitarlo”, ha dichiarato Janice, aggiungendo che le false accuse di violenza sessuale danneggiano anche le vere vittime di tali crimini.

Il peso della pubblica opinione

Nel suo intervento, Janice ha anche affrontato il modo in cui suo figlio è stato ritratto dai media e dall’opinione pubblica. Ha descritto il dolore di vedere il mondo ridere della caduta di Diddy senza che lui abbia avuto la possibilità di difendersi. “Guardare il mondo fare battute e ridere mentre la vita di mio figlio crolla davanti ai nostri occhi è qualcosa che non potrò mai dimenticare”, ha affermato.

Ha concluso ribadendo che Diddy non è il “mostro” che i media hanno descritto e che merita di raccontare la sua versione dei fatti. “Mio figlio non è il mostro che hanno dipinto, e merita la possibilità di raccontare la sua versione dei fatti. Posso solo pregare di essere viva per vederlo dire la sua verità ed essere vendicato”, ha concluso.

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