Morto Sammy Basso, aveva solo 28 anni

A 28 anni ci ha lasciato Sammy Basso, il più longevo malato di progeria al mondo. Grazie di tutto!

sammy basso
Credits: Sammy Basso
Condividi l'articolo

Addio a Sammy Basso

Seguiteci sempre su LaScimmiaPensa e iscrivetevi al nostro canale WhatsApp!

Sammy Basso, il giovane ammalato di progeria, una malattia rara che causa l’invecchiamento precoce anche se non altera la mente ci ha purtroppo lasciato a 28 anni. Ha  avuto un malore mentre si trovava in un ristorante, da qualche giorno era rientrato in Italia da un viaggio in Cina.

A diffondere la notizia attraverso i social lo staff dell’Associazione Italiana Progeria (A.I.Pro.Sa.B.) che proprio Sammy Basso aveva fondato nel 2005 per diffondere le conoscenze sulla propria malattia e per promuovere la ricerca su di essa.

5 Ottobre 2024 – oggi la nostra luce, la nostra guida, si è spenta – si legge. Grazie Sammy per averci reso partecipi di questa vita meravigliosa. Ci stringiamo attorno alla famiglia e agli amici nel rispetto del dolore in questo delicato momento di lutto.

Sammy Basso era nato a Schio il 1 dicembre 1995, e dopo una vita a tentare di far conoscere la sua patologia al mondo, si è laureato con 110 e lode in scienze naturali con indirizzo biologico molecolare all’Università di Padova nel luglio 2018 presentando una tesi dedicata all’esistenza di terapie per rallentare il decorso della propria patologia. Il 7 giugno 2019 ha ricevuto le insegne del Cavalierato dell’Ordine al Merito della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella.

LEGGI ANCHE:  Sammy Basso, una sua foto usata per diffondere una fake news omofoba: "Inaccettabile" [FOTO]

La popolarità per Sammy Basso era arrivata soprattutto nel 2014, con “Il viaggio di Sammy“, un docufilm sul suo viaggio negli Stati Uniti divenne uno dei programmi più visti di National Geographic. Grazie alla telecamera che lo aveva seguito durante tutti il viaggio, erano emerse la sua personalità e il suo carattere altruista: un ragazzo, allora diciottenne, capace di essere non solo coraggioso nell’affrontare la malattia, ma anche capace di regalare affetto e attenzioni ai suoi eccezionali genitori e ai suoi amici.

Grazie di tutto, Sammy. Fai buon viaggio.