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Joker - Folie à Deux svela un finale che lascia molte libere interpretazioni e, soprattutto, una verità assoluta: il Joker non morirà mai.
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Joker – Folie à Deux, diretto da Todd Phillips e con protagonisti degli ottimi Joaquin Phoenix e Lady Gaga, ha diviso il pubblico sulla buona riuscita del prodotto, in quanto molti spettatori sono rimasti delusi dalla poca connessione con il primo film del 2019 (qui trovate la nostra recensione). Poca azione e adrenalina, una trama che non chiarisce tanti dubbi e non offre molte risposte ed un finale forse troppo aperto che, adesso, proviamo a spiegarvi, dandovi la nostra interpretazione. Buona lettura!
La storia di Joker – Folie à Deux si apre qualche tempo dopo gli eventi del primo film, con Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) rinchiuso nell’Arkham State Hospital. La sua psiche è ulteriormente frammentata dagli avvenimenti che lo hanno portato alla ribalta come simbolo di ribellione e caos a Gotham. Tuttavia, il suo stato mentale è profondamente instabile, e Arthur si isola nel suo mondo interiore, alternando momenti di lucidità a pensieri macabri e incomprensibili.
All’interno dell’ospedale psichiatrico, Arthur incontra una nuova figura che cambierà il suo destino: Harleen Quinzel (Lady Gaga), con la quale inizia immediatamente una relazione amorosa. Ma Harleen non è quello che dice di essere. Questa relazione, in ogni caso, fa sì che nella psiche di Arthur ricompaia il Joker, sepolto nel suo subconscio e desideroso di emergere.
Arthur sta affrontando un percorso con un’avvocatessa, la quale vorrebbe riuscire a dimostrare come i traumi infantili dell’uomo siano la causa della sua esplosione di violenza. Il Joker però, attratto da Harleen e dalla sua sete di violenza e caos, continua a prendere sempre più possesso della personalità di Arthur. Durante il processo per rispondere dei suoi crimini, dapprima rinuncerà alla figura del suo avvocato per difendersi da solo, per poi tornare sui suoi passi e tentare di mettere da parte il Joker, con grande delusione di Harleen, che lo abbandona.
Riuscito a scappare e tornato dalla donna, viene respinto e rientra nell’ospedale psichiatrico di Arkham. Qui viene avvicinato da una guardia che lo avvisa di aver ricevuto una visita. Avviatosi al reparto visite, viene raggiunto da un altro detenuto, che gli racconta una “barzelletta” e, subito dopo, lo accoltella selvaggiamente.
Joker – Folie à Deux si conclude con l’inquadratura di Arthur che muore lentamente, mentre il detenuto dietro di lui, in preda ad un delirio di follia, emette delle risate isteriche e lecca il coltello con il quale ha ferito Arthur, sfregiandosi i lati della bocca.
Harleen respinge Arthur perché ha deciso di rinunciare al suo alter ego, il Joker appunto. Quella costruita dai due personaggi è una fantasia che si fonda sul nulla, come sembra essere spiegato dalla stessa Quinzel nella loro ultima chiacchierata, prima di separarsi definitivamente. Lei era attratta da un lato di Arthur che lui ha deciso di seppellire. Quando si rende conto di questo, la loro fantasia si dissolve, rivelando come tutto fosse basato su una realtà alternativa.
Questo concetto ci viene incontro per spiegare, inoltre, molte delle scene musical del film. Sono frutto dell’inconscio di Arthur, il luogo dove il Joker prolifera e può dare sfogo ai suoi istinti. Nella scena iniziale, sotto forma di cartoon, si vede come il Joker sia colui che si prende fama e applausi, mentre Arthur le botte e la vergogna.
Analogamente accadono le stesse cose nel resto del film. Il Joker ha la vita che Arthur sogna, mentre quest’ultimo deve soffrire nel mondo reale e non vedere alcuno spiraglio di luce. La figura di Harleen sembrerebbe poter porre rimedio a tutto questo, per poi rivelarsi lei stessa, come già detto, vittima delle sue stesse fantasie. Un concetto complesso che speriamo possiate aver più chiaro dopo questa spiegazione.
Per quanto riguarda la scena finale, quella della morte di Arthur, abbiamo anche qui diverse considerazioni da fare. Sembrerebbe che Arthur sia stato attratto lontano dagli altri detenuti con una scusa, quella della visita a sorpresa, per poter essere lasciato solo con lo psicopatico che lo accoltellerà, di cui non conosciamo il nome. Questo perché nessuna guardia va a verificare il perché Arthur si stia attardando, o comunque non se ne vedano altre girare nei corridoi in quella scena.
Arthur, in Joker – Folie à Deux, si è pian piano guadagnato le antipatie di una guardia in particolare, Jackie Sullivan (Brendan Gleeson), cioè colui che cercherà di sfruttare la fama di Arthur per poter dimostrare le sue doti canore, tra l’altro ottime. È come se il mondo fosse più attento ad Arthur, completamente stonato (tranne che nelle sue fantasie) e non notasse il talento di Sullivan. Colto da gelosia, potrebbe essere stato proprio lui il mandante dell’omicidio di Arthur.
Con la scena dell’accoltellamento, che ricalca la scena in cui il Joker uccide Murray Franklin (Robert De Niro), si chiude Joker – Folie à Deux, lasciandoci perplessi sulla sua interpretazione. Dalla risata e isterica e dalla mossa di sfregiarsi i lati della bocca leccando il coltello, riteniamo che, in realtà, il Joker sia proprio il ragazzo che accoltella Arthur. Nel senso che, ispirato dalla follia e dalla violenza vista mettere in atto da Arthur, quel ragazzo ha deciso di assumere in toto le sembianze interiori ed esteriori rappresentate dalla figura del Joker.
Come se l’alter ego di Arthur avesse preso possesso dell’anima dell’altro detenuto, ecco che ci si palesa una verità sconvolgente: Arthur non è mai stata la futura nemesi di Batman, ma l’ispiratore per quello che diventerà uno dei villan più noti e conosciuti della storia del fumetto e del cinema. Una possibilità che, ovviamente, non troverà mai riscontro ufficiale da nessuna parte, ma che ci sembra plausibile in virtù dell’andamento del film e di questa scena finale.
D’altronde, il costume del Joker di Joaquin Phoenix non ha mai ricalcato quello del Joker visto nei fumetti o nei film con Batman. La sua storia e trasformazione è ben diversa da quella narrata da Todd Phillips. Forse Joker – Folie à Deux ci ha narrato la nascita non di un villan, ma di quello che lo ha ispirato. Sarebbe veramente un finale sconvolgente e inaspettato, ma in ogni caso coerente.
Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!
Joaquin Phoenix: Arthur Fleck / Joker
Lady Gaga: Harleen “Lee” Quinzel / Harley Quinn
Zazie Beetz: Sophie Dumond
Brendan Gleeson: Jackie Sullivan
Catherine Keener: Maryanne Stewart
Bill Smitrovich: Herman Rothwax
Harry Lawtey: Harvey Dent
Steve Coogan: Paddy Meyers
Leigh Gill: Gary
Jacob Lofland: Ricky Meline