Gomorra – Le origini: Marco d’Amore sarà il regista

Le riprese di Gomorra – Le origini inizieranno nel 2025. La miniserie con Marco D'Amore come regista seguirà Pietro Savastano negli anni '70.

Gomorra Marco D'Amore via La Gazzetta dello Sport
Gomorra Marco D'Amore via La Gazzetta dello Sport
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La serie televisiva “Gomorra“, celebre crime drama napoletano che ha riscosso successo internazionale e rappresenta uno dei più importanti prodotti televisivi esportati dall’Italia, si prepara a tornare sugli schermi con un nuovo progetto. Le riprese di “Gomorra – La serie. Le origini”, prequel che racconterà le origini della storia già nota, inizieranno nei primi mesi del 2025 a Napoli. La regia di questa nuova produzione sarà affidata a Marco D’Amore, già noto al pubblico per aver interpretato il personaggio di Ciro Di Marzio nella serie originale.

Marco D’Amore, oltre alla sua esperienza da attore, ha già diretto alcuni episodi di “Gomorra” e il film prequel intitolato “L’Immortale”, che approfondisce il personaggio di Ciro. Nel corso degli anni, ha ulteriormente sviluppato le sue capacità registiche con la direzione di film ambientati a Napoli come “Napoli Magica” e “Caracas”. In un video di Sky, l’attore e regista ha annunciato il suo coinvolgimento in questo nuovo progetto, esprimendo l’intenzione di mantenere l’approccio realistico che ha caratterizzato la serie originale.

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Riccardo Tozzi, produttore principale della serie e capo della Cattleya di proprietà di ITV, ha sottolineato che “Gomorra” ha ormai raggiunto uno status mitologico, esprimendo le iniziali perplessità nel rivisitare un tema così unico e iconico. Tuttavia, il prequel offrirà un’opportunità per esplorare una fase storica meno conosciuta della camorra, ma altrettanto significativa.

La trama di Gomorra – Le Origini

La nuova miniserie, composta da sei episodi, si concentrerà sull’ascesa di Pietro Savastano, il boss mafioso centrale nella prima stagione di “Gomorra”. La storia sarà ambientata negli anni ’70, un periodo in cui la criminalità organizzata napoletana era ancora principalmente coinvolta nel contrabbando di sigarette, piuttosto che nel traffico di stupefacenti.