Cosa disse Albert Einstein sulla Quarta Guerra Mondiale (e perché pensava già alla quarta)

Einstein
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Albert Einstein, come sappiamo, vedeva più in là di chiunque altro. Se non ci credete sentite cosa disse non sulla Terza, ma sulla Quarta Guerra Mondiale

Albert Einstein non fu coinvolto direttamente nel progetto Mahattan, ma fu la sua famosa lettera al presidente Roosevelt a dare di fatto l’avvio alle ricerche per lo sviluppo del primo ordigno nucleare americano. Il seguito Albert si pentì di aver firmato quella lettera, ma considerò anche di aver avuto una buona ragione: se gli americani non avessero sviluppato una bomba simile in tempo, probabilmente l’avrebbero fatto i nazisti.

In ogni caso, come vediamo anche nel film di Christopher Nolan quando Robert Oppenheimer gli confida di credere di aver dato avvio, con la costruzione della bomba, alla distruzione del mondo, anche Einstein era ben consapevole del potenziale distruttivo di queste nuove armi, e specie se usate tutte insieme, in contemporanea, da USA e URSS.

Non è mai successo ma il pericolo è reale, oggi come lo era nel secondo dopoguerra. Per rendere ben presente quanto ne fosse consapevole, Albert usò una immagine d’impatto apocalittico: “Non so con quali armi si combatterà la Terza Guerra Mondiale, ma la Quarta Guerra Mondiale si combatterà con pietre e bastoni“.

Cosa significa? Significa che un terzo conflitto di portata mondiale, a questo punto e inevitabilmente dal 1945 in poi, prevedrebbe per forza l’uso delle armi atomiche. Che, se scatenate in tutto il mondo, causerebbero il crollo della civiltà come lo conosciamo, trascinandoci in uno dei tanti scenari post-apocalittici che grazie alla fiction ci sono ormai così familiari.

Per Einstein, la distruzione sarebbe tale da riportarci praticamente all’età della pietra, quando gli umani lottavano tra loro appunto solo con armi primitive come rocce e bastoni. Per cui, qualora si dovesse arrivare ad un ulteriore guerra globale, sempre quelle sarebbero le armi utilizzate. Difficile dire quale tra queste prospettive sia la peggiore.

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