Glauco Mauri era noto come il decano del teatro italiano
Si spegne alla veneranda età di 93 anni Glauco Mauri, detto il decano del teatro italiano: ha portato in scena tutti i maggiori autori, quali Shakespeare, Molière, Pirandello, Dostoevskij e Goldoni, e proprio in questi giorni avrebbe dovuto presenziare al Vascello di Roma con il De Profundiis di Oscar Wilde.
Nel 1961 fondò la Compagnia dei Quattro assieme a Valeria Moriconi, Franco Enriquez ed Emanuele Luzzati, e nel 1981 la Compagnia Glauco Mauri, assieme a Roberto Sturno, poi diventata la Mauri-Sturno. Al cinema è apparso in, tra gli altri, La Cina è Vicina di Marco Bellocchio (1967), Profondo Rosso di Dario Argento (1975) e Ecce Bombo di Nanni Moretti (1978).
In tv ha partecipato a molti sceneggiati Rai, quali I Demoni di Dostoevskij e I Buddenbrook di Thomas Mann, sempre ai massimi livelli. Il primo ottobre avrebbe compiuto 94 anni. Nella sua autobiografia, “Le lacrime della Duse. Ritratto di un artista da vecchio”, scriveva: “Vorrei fosse chiaro che non mi servo della vita per parlare di me ma uso me stesso per parlare della vita“.
“Ho più di novant’anni e ho sempre cercato di stare con le antenne della mente e del cuore ben vibranti, per tentare di comprendere qualcosa della grande avventura del vivere. A quindici anni sono salito, per la prima volta, sopra un palcoscenico, poi per settantadue ho dedicato la mia vita al teatro. Luci e ombre, successi e fallimenti e devo confessare che i secondi mi sono stati più utili“.
Fonte: Ansa
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