MaXXXine ispirato dal killer Night Stalker: storia vera

MaXXXine segue Maxine Minx in una Los Angeles del 1985, dove un killer imitatore evoca il terrore del vero serial killer "Night Stalker".

MaXXXine, recensione, mia goth
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Ambientato nella Los Angeles del 1985, “MaXXXine” è il terzo capitolo della trilogia horror diretta da Ti West, incentrata sulla protagonista Maxine Minx, interpretata da Mia Goth. Nel film, Maxine è una star del cinema per adulti che cerca di emergere nel mainstream di Hollywood, ma si trova coinvolta in una serie di raccapriccianti omicidi.

Il killer, noto come “Night Stalker“, semina il terrore nella città, facendo eco ai crimini di Richard Ramirez, serial killer realmente esistito, condannato per l’omicidio di 13 persone tra il 1984 e il 1985 in California. Il film trae ispirazione dai crimini di Ramirez, ma la narrazione prende una piega fittizia. Sebbene il personaggio del Night Stalker venga menzionato come sospetto, gli omicidi nel film non riflettono eventi storici reali.

Nel film, le amiche di Maxine, Amber, Tabby e Leon, interpretate rispettivamente da Chloe Farnworth, Halsey e Moses Sumney, insieme alla giovane attrice Molly Bennett, interpretata da Lily Collins, cadono vittime di un assassino non identificato. Questi personaggi, così come gli altri principali di “MaXXXine”, sono completamente fittizi, il che conferma che gli omicidi non hanno alcun riscontro nella realtà.

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Inoltre, i riferimenti al Night Stalker si rivelano ingannevoli, poiché l’assassino si scopre essere un imitatore legato al passato di Maxine. La cattura del Night Stalker nel film è rappresentata attraverso filmati d’archivio di Richard Ramirez, senza mai mostrarlo o identificarlo direttamente.

Chi è Richard Ramirez, il “vero” killer di MaXXXine

Gli eventi fittizi di “MaXXXine” si collocano temporalmente in linea con i crimini di Richard Ramirez. Il primo omicidio attribuito a Ramirez risale al 28 giugno 1984, e la sua serie di delitti proseguì per oltre un anno fino al suo arresto, avvenuto il 31 agosto 1985, lo stesso anno in cui è ambientato il film. In un curioso parallelismo, una delle vere vittime di Ramirez si chiamava Maxine: l’assassino uccise Maxine Zazzara, di 44 anni, e suo marito Vincent, di 64 anni, nella loro casa il 27 marzo 1985.

Sebbene i crimini in “MaXXXine” siano di fantasia, alcuni dettagli sono ispirati alle azioni di Ramirez. I detective nel film sospettano inizialmente che il Night Stalker sia responsabile delle morti, poiché sulle scene del crimine vengono trovate immagini sataniche. L’assassino nel film marchia le sue vittime con un pentacolo, un dettaglio che richiama le vere azioni di Ramirez. Durante i suoi attacchi, infatti, lasciava spesso pentagrammi e costringeva alcune delle sue vittime a giurare su Satana invece che su Dio.

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Ramirez, che si dichiarò non colpevole di 14 capi d’accusa per omicidio, aveva raccolto un gruppo di seguaci devoti al satanismo. Durante il processo, gridò “Hail Satan!” in un’aula di tribunale di Los Angeles, un dettaglio riportato da Biography.com e da varie fonti.

Il regista Ti West ha spiegato che la presenza di Ramirez e altre figure reali in MaXXXine non è semplicemente un omaggio per il pubblico, ma serve a rappresentare in modo accurato il panico che caratterizzò gli anni ’80. “Gioca un ruolo significativo nella storia, ma in modo sottile”, ha affermato.