Cinema: 10 autori pentiti di aver ucciso un personaggio [CLASSIFICA]

Alcuni scrittori hanno ammesso di essersi pentiti di aver ucciso certi personaggi iconici. Spesso il pubblico ha influenzato la loro scelta.

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3. Jason Rothenberg – Lexa in The 100

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La morte di Lexa (Alycia Debnam-Carey) nella serie “The 100” ha scatenato una tempesta di critiche. Lexa, un personaggio LGBTQ+ molto amato dai fan, fu uccisa da un proiettile vagante subito esattamente dopo aver condiviso un momento felice con la sua fidanzata Clarke. Questa morte è stata vista come un altro esempio del tropo “Bury Your Gays”, in cui i personaggi gay vengono spesso sacrificati per motivi narrativi superficiali.

Di fronte alla reazione negativa, Jason Rothenberg, lo showrunner di The 100, ha rilasciato delle scuse ufficiali. “Mi spezza il cuore che alcune delle decisioni creative che abbiamo preso siano state interpretate in un modo che ha ferito molti dei nostri spettatori… Nonostante le mie intenzioni, mi dispiace molto per non aver riconosciuto pienamente l’importanza di certi tropi negativi.” La morte di Lexa ha suscitato un acceso dibattito sulla rappresentazione dei personaggi LGBTQ+ nei media, portando Rothenberg a riflettere sulla responsabilità creativa dietro le sue scelte narrative.

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2. Jon Kasdan – Val in Solo: A Star Wars Story

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Nel film “Solo: A Star Wars Story“, Val, interpretata da Thandiwe Newton, rappresentava uno dei pochi personaggi femminili di colore nell’universo di Star Wars. Quando il suo personaggio venne ucciso durante una missione, molti fan furono delusi, ritenendo che Val avesse potenziale per contribuire maggiormente alla storia.

Jon Kasdan, uno degli sceneggiatori, ha ammesso pubblicamente il suo rimpianto per la morte di Val in un post su X, poi cancellato. “Col senno di poi, Thandie Newton potrebbe essere stata in realtà troppo brava e troppo interessante come Val… La morte del suo personaggio sembra un po’ un imbroglio.” Val non ebbe l’opportunità di sviluppare il suo personaggio o esplorare il suo passato, lasciando i fan insoddisfatti della sua prematura uscita di scena.

1. Marti Noxon – Tara in Buffy l’Ammazzavampiri

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Una delle morti più controverse nella storia della TV è senza dubbio quella di Tara (interpretata da Amber Benson), la dolce fidanzata di Willow (Alyson Hannigan) nella serie “Buffy l’Ammazzavampiri”. La loro relazione rappresentava una delle poche coppie lesbiche in TV all’epoca e la decisione di ucciderla nella sesta stagione, con un proiettile vagante sparato da Warren, fu devastante per i fan. La morte di Tara accadde proprio di fronte a Willow, il che intensificò ulteriormente l’effetto emotivo della scena.

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Nel 2018, Marti Noxon, una delle autrici della serie, riflettendo sull’oscurità generale della sesta stagione, ha ammesso che alcune scelte narrative furono troppo pesanti. “Ci sono state parti della sesta stagione in cui ho la sensazione che siamo andati troppo oltre… E penso che uccidere Tara sia stato troppo — a posteriori, tra tutte le persone, doveva morire proprio lei?” La morte di Tara è diventata un classico esempio del “Bury Your Gays”, dove i personaggi LGBTQ+ vengono spesso uccisi piuttosto che ricevere una conclusione soddisfacente.